Corriere dello Sport: “Amici contro, attento Palermo. Lupo: «Da Dawidowicz a Puscas. Vi dico tutto»

Il Palermo venerdì sarà ospite del Verona. Il match vedrà di fronte qualche ex ma anche qualche colpo mancato. L’ex rosanero Fabio Lupo, intervistato da il “Corriere dello Sport” racconta gli arrivi di Dawidowicz adesso al Verona ma non solo:

“Carissimi nemici. In panchina Fabio Grosso, pezzo di storia prestigiosa dato che fu Palermo a lanciarlo verso il titolo mondiale; poi Pawel Dawidowicz, una scoperta del ds Fabio Lupo che lo portò a Palermo fra perplessità, dissolte dalla duttilità mostrata dal polacco. Tralasciando Laribi, svezzato dalla Primavera rosanero, come dimenticare le battaglie estive di mercato fra scaligeri e siciliani, a cominciare da quella per Di Carmine? Che alla fine scelse Verona, anche se il suo impatto è stato meno pesante del previsto (1 gol).

A COLPO SICURO. Dawidowicz a Verona non ha incantato ma ad agosto è stato l’oggetto del contendere fra i due club. Rino Foschi (altro ex) ha espresso il rammarico per quell’operazione che sembrava fatta e invece sfuggì all’ultimo istante, ma il Palermo può sorridere lo stesso perché nel frattempo il contesto è mutato. Con Tedino, Pawel doveva essere il regista di una squadra giovane e che non prevedeva Jajalo in partenza. E’ andata diversamente ed oggi i numeri confortano quella scelta quasi obbligata. Quanto ai suoi connazionali, Palermo ha tenuto Szyminski e Murawski. Fabio Lupo, il ds spiega cosa lo convinse a puntare su di loro: «Conosco da tanti anni l’affidabilità del calcio polacco, una realtà in crescita esponenziale. Fu una casualità prenderne tre assieme, ma rispondevano alle esigenze dell’organico che volevamo costruire. Sia Szyminski, su cui andammo dopo l’infortunio di Ingegneri, che Murawski e Dawidowicz erano elementi poliedrici, consentivano variazioni di modulo. Difficilmente un calciatore polacco che esce dal suo paese fallisce: hanno un approccio serio ed entusiasta».

GLI ANEDDOTI. «Murawski era il capitano della Polonia under 21 in campo offre brio e interdizione ma fuori convince di più. Con gli stranieri si temono spesso problemi di ambientamento, Radoslaw dopo il ritiro aveva già noleggiato una sua auto e preso un insegnante di italiano per conoscere bene Palermo». Dawidowicz e Di Carmine a Verona stanno soffrendo: «La cosa mi stupisce ma il valore di entrambi non è in discussione. Forse Pawel paga le difficoltà generali e la convivenza con Colombatto. Perché ha scelto Verona? Piazza meravigliosa, ma io avrei optato per una conferma in rosa: può avere intuito il clima di incertezza di Palermo in estate». Di Carmine a gennaio poteva essere il colpo vincente. Lupo dà la sua versione: «Lo trattammo a lungo poi prendemmo Moreo che fu frenato da fattori fisici e oggi sta dimostrando di essere un buonissimo attaccante. La A sfumata per quello? No, a Palermo c’era solo bisogno che Zamparini restasse più tranquillo e invece ha voluto mutare gli equilibri. Oggi la squadra ha un livello tale da assorbire ogni scossa. E’ la più forte della B ma a Verona dovrà stare attenta perché Grosso è in emergenza e reagirà. Dopo una sosta, cali possibili. Ma Stellone è bravissimo a motivare e poi ha Nestorovski e Puscas. Altro mio obiettivo a gennaio… »”.