Corriere dello Sport: “13 agosto, la Serie A ci pensa. Galliani: «Cercheremo di accontentare il ct e in Lega si può trovare una condivisione»”

“La Lega di Serie A è spaccata su tutto, ma l’appello del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, sull’opportunità di anticipare l’inizio del prossimo campionato al 13 agosto pensando a Spagna-Italia del 2 settembre, decisiva per andare a Russia 2018 senza passare per i play off, non è caduto nel vuoto, non del tutto. Intendiamoci: poche squadre si sono espresse apertamente per il sì, tante hanno scelto il “no comment” ma molte non hanno chiuso a priori la porta al dialogo in assemblea, pur con sfumature diverse. Di sicuro è arrivato un endorsement importante, quello dell’ad del Milan, Adriano Galliani, che ha annunciato che della questione si parlerà oggi in Lega: «Cercheremo di accontentare Ventura che ci tiene a fare giocare bene la sua Nazionale. Anche se in Spagna e in Germania i campionati inizieranno il 0 agosto. Vediamo… Non è mai successo che la Serie A sia iniziata prima di Ferragosto. Ma, lo ripeto, ne parleremo in Lega anche se questo argomento non è all’ordine del giorno… Comunque sì, si può dare una mano a Ventura, si può trovare una condivisione». IL FRONTE DEL SI. Su quanti sì potrebbe contare oggi Ventura? Oltre quello rossonero, ce ne sono altri cinque. Il primo è del Sassuolo che, attraverso l’ad Giovanni Carnevali, spiega: «Se è una cosa che può servire alla Nazionale e fa parte di un progetto sportivo ben definito da parte della Federazione, noi siamo propensi ad accettare. Crediamo che debba esserci un contesto operativo più ampio, articolato e non occasionale. Stavamo pensando a come organizzare tutta la fase della preparazione, comprese le amichevoli, ma abbiamo ritenuto di sospendere tutto proprio per capire gli sviluppi che può prospettare la Federazione». Il secondo è quello dell’Empoli, espresso dal dg Marcello Carli: «E’ un’idea che mi piace, credo che non ci sarebbero problemi e comunque partiremmo tutti dalle stesse condizioni. Naturalmente cambierebbe qualcosa nella preparazione fisica ed atletica. Ma sarebbe un esperimento interessante e magari si potrebbe fare una sosta invernale più lunga per recuperare le energie psico-fisiche». Ecco, questa è una chiave di lettura interessante per decifrare le dinamiche del voto: un avvio anticipato in cambio dello stop a Natale… «Penso che, in assenza di altri tipi di impegni, sia una cosa fattibile. Da parte del Palermo c’è disponibilità», commenta il ds rosanero Nicola Salerno. Il suo collega del Pescara, Luca Leone, concorda anche per motivi scaramantici: «Significherebbe che siamo riusciti a salvarci… Oltre ad aiutare la Nazionale, potremmo giocare di più in estate e meno sui campi ghiacciati di dicembre e gennaio». Gianni Vrenna, nuovo presidente del Crotone, guarda anche oltre: «Non è male, anche perché, al netto della Nazionale, si dà la possibilità ad alcune società che si trovano in zone di villeggiatura di avere maggiore pubblico. E secondo me è ottimo giocare anche durante le festività natalizie». Molti sì, è un dato di fatto, arrivano dalle squadre coinvolte nella lotta salvezza e che potrebbero non essere interessate al prossimo torneo. Però il loro voto vale, eccome. Pesano, certamente, i no comment. E’ la linea scelta da Toro e Sampdoria (anche se al club blucerchiato scendere in campo prima di Ferragosto non comporterebbe particolari difficoltà nella pianificazione estiva), ma soprattutto da big come Juve, Napoli, Roma e Fiorentina. La Juve ha già in programma la tournée negli Usa come la Roma (si sfideranno il 30 luglio) e certamente un esordio anticipato creerebbe qualche difficoltà, avendo già definito i piani estivi. Quanto al Napoli, l’idea di anticipare il campionato, interpretando il “no comment” ufficiale, sembra semplicemente non piacere. E’ il gruppo più ampio, diciamo otto società che a priori non dicono di no ma attendono un confronto in assemblea. Certo con sfumature assai diverse nei toni. Partiamo dalla linea dell’Inter. In questo momento il club nerazzurro preferisce non pronunciarsi in attesa di una riunione del settore tecnico, quindi tra dirigenti e allenatore. Le variabili da considerare sono le amichevoli estive (giocherà come Juve, Milan e Roma l’International Champions Cup) e gli eventuali preliminari, visto che la squadra nerazzurra insegue il terzo posto, ma potrebbe anche precipitare al sesto (doppio turno preliminare per arrivare ai gironi di Europa League). La riflessione sulle coppe la fa anche Igli Tare, ds della Lazio: «Dipende. Sarebbe stato giusto anticipare il campionato nelle scorse estati per favorire i club italiani iscritti al preliminare di Champions. Dalla prossima stagione ne andranno quattro direttamente ai gironi. Se fossero tre più una sarebbe giusto iniziare prima il campionato, ma è anche una questione legata alla Nazionale». Non si sbilancia neanche il Genoa. In assemblea si arriverà comunque partendo da punti di vista differenti. La posizione dell’Udinese, espressa dal ds Nereo Bonato, è attendista in senso stretto: «Attendiamo la richiesta ufficiale del presidente della Figc, ma al momento non abbiamo preso in considerazione l’eventualità. In ogni caso dovremo anche capire cosa comporterà tale anticipo ma siamo in attesa che venga eletto il nuovo consiglio di Lega per meglio valutare il da farsi». E tale è anche quella dell’Atalanta, affidata al dg Umberto Marino: «E’ un argomento che verrà condiviso in Lega. In questo momento è auspicabile verificare collettivamente le esigenze dei club di serie A e confrontarsi con la Figc». Però c’è chi guarda alla soluzione con un certo pessimismo. Il Bologna, ad esempio: «Pur comprendendo le esigenze della Nazionale, crediamo che giocare il 13 agosto creerebbe delle difficoltà: sarebbero ancora di più rispetto ad oggi le partite da giocare a mercato aperto con tutte le squadre impegnate a definire le rispettive rose. Se si trovasse una soluzione per anticipare anche la chiusura della sessione estiva della campagna trasferimenti, allora la proposta potrebbe essere condivisibile». Il ds del Cagliari, Stefano Capozucca, è più esplicito: «L’inizio anticipato spaventa un po’ tutti: non siamo abituati al 13 agosto. L’Italia è un bene di tutti e sappiamo benissimo che a settembre ci sarà una gara importante per la nostra Nazionale»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.