Corriere del Veneto: “Tacopina-Venezia, è addio? La ricerca di soci e il nuovo stadio…”

L’edizione odierna del “Corriere del Veneto” parla di un possibile addio di Joe Tacopina al Venezia dopo il caos in serie B che ha visto la salvezza dei lagunari con la retrocessione di Palermo e Foggia in C: “[…] Il presidente sta cercando nuovi soci per rafforzare la società e dare maggiore consistenza al gruppo che dovrà farsi carico dell’investimento su Tessera stimato in 185 milioni di euro tra impianto sportivo, area retail e alberghi. Non è un caso infatti che l’iter fissato a luglio dello scorso anno abbia già avuto una brusca frenata dopo il via libera di settembre della Conferenza dei servizi. Il progetto che doveva essere presentato a giugno, probabilmente slitterà a dopo l’estate, quando la situazione societaria sarà ben definita (l’inaugurazione dell’agosto 2023 difficilmente sarà confermata). Perché a quanto pare Tacopina ha dovuto registrare negli ultimi mesi delle defezioni, soci e investitori, che lo avevano affiancato nell’avventura veneziana che ha lo sviluppo di Tessera il suo punto principale. Ora l’avvocato statunitense sta cercando di sostituirli, trovando ulteriori partner che lo possano affiancare alla guida della società, ma soprattutto siano in grado di farsi carico dello sviluppo immobiliare, con le due cose legate a doppia mandata. Pare che la valutazione sia alla stretta finale: diversi gruppi stranieri e uno italiano, che fa capo ad Enrico Marchi, sembra abbiano espresso il proprio interesse nell’operazione. Il presidente di Save infatti non ha mai nascosto la strategicità dell’area di fronte all’aeroporto e più volte ha cercato di acquisire i terreni per poter insediarvi attività direzionali, alberghi e parcheggi. […] La cosa piace particolarmente a Marchi che con la sua Banca Finint nella seconda metà dell’anno lancerà un fondo di private equity di turnaround per supportare le aziende del Nordest in difficoltà. Il presidente di Save e di Finint non cercherebbe l’avventura sportiva da solo, ma starebbe lavorando per creare una rete di imprenditori e investitori che facciano al caso del Venezia. È chiaro che l’obiettivo più che le sorti della squadra è lo sviluppo immobiliare di Tessera. E non è escluso, anzi è probabile visto le esperienze passate di Joe Tacopina a Roma e a Bologna, che alla fine l’avvocato americano decida di farsi da parte, lasciando società e investimento ai nuovi soci. Per ora però il presidente del Venezia rimane l’unico interlocutore del sindaco che nell’estate 2015 lo ha scelto dopo l’ennesimo fallimento arancioneroverde. L’obbiettivo è evitarne un altro“.