Coronavirus, parla la diciottenne contagiata in Croazia: «Nessuno indossava la mascherina»

epa08463022 A medical specialist holds flasks containing swab tests for COVID-19 Coronavirus and blood samples to test for antibodies at the 191 hospital in Moscow, Russia 03 June 2020, amid the ongoing coronavirus COVID-19 pandemic. Moscow Mayor Sergei Sobyanin allowed the opening of parks and announced a resumption of work of industrial and construction enterprises recalling that a high incidence rate remains in the capital. EPA/MAXIM SHIPENKOV

«La situazione sembrava così tranquilla, nessuno indossava la mascherina, né gli animatori sul posto né il conducente del pullman che ci ha portato sull’isola di Pag. Ci siamo fatte condizionare».

E’ il racconto al “Corriere della Sera” di una delle 18enni tornate a Padova positive dopo una vacanza in Croazia per festeggiare la Maturità. 

«Saremo stati complessivamente un centinaio suddivisi su due pullman – aggiunge la giovane -, c’erano ragazzi della nostra età di regioni diverse. Ogni giorno c’erano delle attività organizzate in discoteca o in spiaggia e la sera si andava a ballare: era all’aperto, quindi abbiamo creduto non servisse la mascherina. Ho sentito mal di gola e avevo la febbre, ma credevo fosse colpa dell’aria condizionata, non era la prima volta che mi succedeva. Poi è arrivato il mal di testa e ai muscoli, la difficoltà a respirare. All’inizio non ho pensato subito al Covid, poi ho visto l’esito e mi sono sentita malissimo. Più che altro mi dispiace per la mia famiglia e gli amici che ho visto al rientro. Mi sento in colpa per averli messi in questa situazione. Sono tutti negativi ma devono restare in isolamento 14 giorni e non faranno le vacanze. Con il senno di poi forse avrei rimandato il viaggio all’anno prossimo – dice, la voce un po’ incerta -. È che con tutto quello che abbiamo passato, la maturità stravolta e la quarantena ho pensato meritassimo questa vacanza. Riconosco la troppa leggerezza, da oggi in poi indosserò sempre la mascherina».