Coronavirus Italia: ecco come funzionerà la app italiana per combattere il virus

Foto Cecilia Fabiano/LaPresse 31 gennaio 2020 Roma (Italia) Cronaca Coronavirus blocco del traffico aereo da e per la Cina Nella foto : Passeggeri e personale in transito all’ereoporto di Fiumicino con mascherine sanitarie Photo Cecilia Fabiano/LaPresse January 31 , 2020 Rome (Italy) News Flight suspended from and to China In the pic : passengers and staff in transit in Fiumicino airport wearing sanitary masks

La ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, racconta la via italiana alla lotta al Coronavirus ai tempi degli smartphone. Di seguito alcune sue parole: “L’applicazione di “contact tracing” non ha l’obiettivo di geolocalizzare ma quello di ricostruire gli eventuali contatti fra persone. Sarò chiara, l’obiettivo è ridurre le possibilità di contagio, ma non sarà una sola applicazione a risolvere tutto. L’applicazione è parte di un sistema integrato del quale i protagonisti saranno inevitabilmente aspetti non tecnologici”. Una “semplice” mappa delle prossimità fra cittadini grazie al bluetooth. A patto che i cellulari delle persone coinvolte abbiamo l’applicazione istallata. Non ha ancora un nome la app scelta dalla task force di 74 esperti, quello lo dirà il presidente Conte, né si sa quando verrà lanciata con esattezza. Ma la via scelta somiglia molto a quella intrapresa da Singapore, dove adesso stanno affrontando la terza recrudescenza del Coronavirus. Si tratta di un’app che si limita a registrare segnali di vicinanza in forma anonima, grazie a bluetooth e wi-fi, e avverte chi è entrato in contatto con una persona risultata positiva. Come riporta Repubblica, i cittadini italiani che la scaricheranno forniranno tre informazioni: qual è il dispositivo con il quale sono stati in contatto, a che distanza, per quanto tempo. Nel caso in cui qualcuno risultasse positivo, l’operatore medico che deve essere autorizzato dal cittadino stesso, attraverso un codice identificativo anonimo invierà un messaggio di allerta per informare tutti quegli utenti, sempre identificati in modo anonimo che sono entrati in contatto con chi ha contatto il virus.