Coronavirus, il calciatore licenziato: «Mi aspettavo almeno una chiamata, sono…»

Le defenseur valaisan Mickael Facchinetti, lors de la rencontre de football de Super League entre le FC Sion et le FC Luzern le dimanche 25 aout 2019 au stade de Tourbillon a Sion. (KEYSTONE/Jean-Christophe Bott)

A causa del Coronavirus, il Sion ha licenziato alcuni calciatori. Tra questi è rimasto senza lavoro Mickael Facchinetti, 29 anni, difensore, ecco le dichiarazioni ai microfoni di Gianluca Di Marzio: «Su Whatsapp abbiamo ricevuto questo documento, dovevamo scegliere se ridurci o meno il salario e accettare la situazione. Non ci davano neanche 18 ore di tempo per pensarci. Siamo basiti. Io sono il primo ad aiutare, a venire incontro, a capire l’esigenza. Conosciamo l’emergenza e la situazione, ma ci aspettavamo almeno una chiamata. Una cosa del tipo, “ragazzi, è successo questo. Cosa ne pensate? Decidiamo insieme?”. E invece nulla. Io sono pronto a discuterne e a parlarne. Non ho mai avuto problemi con il presidente, voglio solo chiarire. in Svizzera scuole, cinema e teatri sono chiusi. Sono aperti solo supermercati e farmacie, non si possono creare assembramenti. Chi va a correre deve mantenere una distanza di due metri. Io sono a Sion, mi alleno e cerco di uscire il meno possibile».