Coronavirus: chiude la prima gelateria a Messina

“Costi insostenibili, le istituzioni non ci hanno aiutato durante due mesi di chiusura forzata e oggi caliamo le saracinesche per sempre“. Stando a quanto riferito da “Messinaoggi.it”, gli effetti del Coronavirus si fanno sentire nella debolissima economia messinese, colpita al cuore da una crisi inimmaginabile a fine febbraio. Emilio Andaloro, l’imprenditore messinese che gestisce il locale parla al telefono con le lacrime agli occhi mentre gli operai smontano il bancone e le vetrine. “Piango soprattutto per i miei dipendenti che dopo tanti anni rimarranno senza un lavoro e, soprattutto, senza soldi. Ancora aspettano la cassa integrazione in deroga. Come loro migliaia di lavoratori siciliani che aspettano quella mancetta promessa e ancora non arrivata. Di chi è la colpa non è dato sapere, di certo assistiamo al rimpallo delle responsabilità. Impossibile andare avanti con la proprietà che chiede giustamente gli affitti, l’Enel, l’acqua e tutti i servizi connessi ad un’attività – aggiunge l’imprenditore – non avevamo scelta di fronte all’ennesima decisione di prolungare le chiusure di bar, pizzerie e ristoranti. Se non si apre tutto prima possibile, in Sicilia dove i contagi sono contenuti, sarà un’ecatombe di locali“.