Cionek: «Ad ogni squadra serve un leader. Vi racconto la mia storia, quando i miei bisnonni…»

«Sono arrivato in Europa 10 anni fa: prima in Portogallo, poi in Polonia. Per me c’è un legame indissolubile, più di 100 anni fa i miei bisnonni emigrarono in Brasile e si stabilirono nelle vicinanze di Curitiba, dove nel 1986 sono nato io. E’ stata l’emigrazione del secolo, la loro. Mentre io, nei primi anni del 2000, ho fatto il percorso al contrario. I primi tempi era tutto un po’ difficile, ma ho fatto progressi con il tempo, mi sono concentrato sui dettagli. Poi arrivò la nazionale: ero in B con il Modena. Un giorno mi arriva la chiamata del ct Nawalka: mi chiede se posso raggiungerlo ad Amburgo per una partita della nazionale. All’inizio lo shock, poi la lucidità di preparare il borsone e prendere il primo aereo. Al CT devo tutto: ogni volta che vado in campo, per una partita o per un allenamento, so che devo ripagare al meglio la sua fiducia, svolgendo alla perfezione ciò che devo fare. Secondo me, ogni squadra ha bisogno dei propri leader, i propri campioni e poi quelli a cui spetta svolgere il lavoro per così dire ‘sporco’. Io sono pronto a giocare ovunque, infatti da quando sono in nazionale ho ricoperto più posizioni nella linea difensiva. Adesso farei di tutto per raggiungere quanto prima la qualificazione ai prossimi Mondiali». Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate ai media polacchi da Thiago Cionek, difensore del Palermo.