C’è solo il Palermo. Baldini domina, sblocca Brunori e poi c’è il tris. Feralpisalò ko

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara dominata e vinta ieri dal Palermo contro la Feralpisalò.

Un destro incrociato che quasi sfonda la rete. Quando al 42’ del primo tempo Luperini verticalizza, Matteo Brunori si avventa come una belva sul pallone, vince un rimpallo con Bacchetti e da dentro l’area lascia partire una rasoiata che fulmina Liverani. Esplode la gioia del Palermo ed esplode quella dei tifosi rosanero che hanno trasformato il Turina in un minuscolo Barbera. Soprattutto, la 27a rete stagionale del bomber italo-brasiliano, attaccante di razza e di categoria superiore, quasi allo scadere di un tempo dominato, di fatto lancia il Palermo verso la finale playoff. Il gol inoltre sembra che tolga le briglie alla squadra di Baldini che va che è uno spettacolo. Luperini è indemoniato e un minuto dopo sfiora l’incrocio.

Passano altri sessanta secondi e Floriano imbeccato da Damiani di fatto chiude il match. Nella ripresa la musica non cambia, ma al 7’ ecco un altro momento che potrebbe rivelarsi decisivo. Dopo l’analisi del Var, l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi, che quasi certamente la prossima stagione arbitrerà in Serie A, concede un rigore alla Feralpisalò per un tocco di mano di Lancini. Miracoli, l’uomo della doppietta che è valsa la qualificazione contro la Reggiana, va sul dischetto ma il suo sinistro incerto, viene deviato da Massolo, ormai una colonna dei rosanero. Prima di chiudere c’è gloria anche per Soleri che con un destro incredibile da fuori area fa ancora secco Liverani. Micidiale e forse giocatore unico: è il 12° centro stagionale, tutti entrando dalla panchina.

Martedì a Salò c’era stata la festa rosa con la partenza della 16a tappa del Giro d’Italia, ieri sera la festa è stata rosanero. Questo lanciatissimo e bellissimo Palermo ha tutto per la Serie B: tecnica, condizione, idee di gioco e pubblico. Baldini, dopo le due sconfitte con Foggia e Francavilla, a febbraio, ha plasmato una macchina da guerra. Ha trasformato le sfide in trasferta, che erano il tallone d’Achille della squadra, in un terreno di conquista. Da allora, in campionato, 3 vittorie e 2 pareggi; nei playoff 3 vittorie. In tutte e sette le occasioni, prima di ieri sera, il Palermo ha sempre segnato 2 gol. Stavolta 3 e senza incassarne. Domenica il Barbera sarà un Maracanà.