Catania: in arrivo la decisione dei giudici per la vicenda Lo Monaco.Ecco i tre punti contestati

Dopo l’udienza svoltasi presso il Tribunale di Catania lo scorso 15 febbraio, ora si attende la decisione dei giudici che hanno esaminato l’azione di responsabilità promossa dalla Sigi nei confronti dell’ex amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, relativamente alla gestione della società tra il 2016 e il 2019.

La Sigi Spa ha chiesto il sequestro dei beni al dirigente per circa quattro milioni e mezzo di euro in inaudita altera parte anche se il giudice non è stato d’accordo chiedendo invece di sentire Lo Monaco, il quale ha prodotto una memoria difensiva articolata in tre punti.

Le contestazioni fatte a Lo Monaco durante la sua gestione, riguardano in primis i soldi che lo stesso ha asserito di aver anticipato e poi ripreso per ovviare alle difficoltà economiche del club. Ma il dirigente sostiene che non essendo un socio ma l’amministratore delegato del club non commetteva un abuso quando si riprendeva la somma già anticipata.

Il secondo punto riguarda una polizza assicurativa da 500 mila euro che serviva per pagare gli stipendi e consentire l’iscrizione al campionato del Catania visto che nelle casse del club, secondo Lo Monaco, “non c’era un euro”. La Sigi sostiene che Lo Monaco non poteva ricevere indietro questi soldi che invece spettavano al Calcio Catania.

L’ultimo dei tre punti invece riguarda l’acquisto di un credito dall’Agenzia delle Entrate fatto da Lo Monaco per onorare i debiti del Catania Calcio e consentire di pagare gli stipendi e non prendere punti di penalizzazione.

Spetta adesso ai giudici decidere se Lo Monaco ha commesso un abuso. Stando a quanto riferito da “Itasportpress.it”, Lo Monaco ha affermato che se i giudici affermeranno che non è stato perpetrato alcun abuso, porterà in tribunale la Sigi e il Calcio Catania chiedendo un maxi risarcimento per danni all’immagine e anche professionali.