Catania bello e orgoglioso. Ma resta un rimpianto: «Meritavamo i tre punti»

Baldini elogia i suoi: «Veri uomini. Gente che non pensa allo stipendio come prima cosa»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara pareggiata dal Catania contro il Bari.

S’impettisce d’orgoglio, il Catania di Francesco Baldini. E ha tutti i motivi per farlo. Perché al San Nicola, seguito da una dozzina di generosissimi sostenitori, ha sfiorato l’impresa. E l’avrebbe anche meritata. Si è ritrovato con due gol di vantaggio, a mezz’ora dalla fine. E chissà… se non avesse subìto un rigore discutibile, si sarebbe portato i 3 punti in Sicilia. Una cosa è certa: su un campo dove avevano pareggiato solo due avversari (Paganese e Foggia) su dieci, il Catania ha fatto un figurone. Nonostante i risaputi problemi societari, i pezzi da novanta che vanno via, le speranze che sono molto più numerose delle certezze.

Punti persi. Ha un sorriso smorzato Francesco Baldini. Lo vedi e capisci che gli è rimasto un groppo in gola, per non aver centrato il colpaccio più sorprendente. «Sì, ci avevo creduto e l’avremmo meritato – dice il tecnico del Catania -. Resta un grande rammarico, perché fare tre gol al San Nicola e conquistare solo un punto, è un vero peccato. Sono due punti persi, altro che storie! Penso soprattutto ai miei ragazzi, ai sacrifici che stanno facendo. Avrebbero meritato l’intera posta. Hanno voglia, fame, ce la mettono sempre tutta».

Ragazzotti Ritrova subito la serenità, quando riflette su quel che hanno «combinato» i vari Moro, Greco e Cataldi: «Moro e Greco sono di categoria superiore, hanno tutto per imporsi nel calcio che conta. In assoluto, mi inorgoglisce vedere in campo, a Bari, ragazzi come Cataldi, Greco e Simonetti che con me hanno vinto il campionato Allievi nella Roma. Questi sono ragazzotti terribili. Ma, sia chiaro, nell’occasione sono proprio contento della prestazione di tutti. Anche dei difensori. Siamo stati aggressivi, abili nell’interpretazione della gara. E, a campo aperto, Greco sa essere devastante». Gli è piaciuto soprattutto lo spirito del suo Catania: «Abbiamo il nostro modo di giocare. Proveremo a vincere anche contro il Catanzaro. Sempre, contro chiunque. Mentre i miei vecchietti costituiscono il valore aggiunto. Come stiamo reagendo alle avversità? E’ fondamentale avere veri uomini nello spogliatoio. Gente che non pensa allo stipendio, o comunque quello non è il primo pensiero. Uomini che non badano se la doccia è fredda o è calda. Certo, abbiamo bisogno di lasciare andare calciatori con un contratto importante, lo facciamo dalla scorsa estate. Non possiamo permetterci talune uscite. Ma, ecco, sarebbe bello continuare. Mi auguro con tutto il cuore che ci diano la possibilità di continuare a giocare. Definitelo un appello ma, nonostante i problemi, è troppo importante proseguire quest’avventura».