Capello: «Cassano era un matto, ma non è stato lui il calciatore più difficile da gestire»

Fabio Capello, ex allenatore del Real Madrid, durante l’evento “Football Leader 2017”, ha spiegato: «I grandi calciatori si gestiscono con severità, serenità, ma soprattutto con rispetto. Mi chiamano sergente di ferro. C’è sempre stato rispetto, non bisogna fare capricci altrimenti si manca di rispetto a me e anche alla squadra. Se un calciatore arriva in ritardo, lo spogliatoio paga le conseguenze. Il calciatore più difficile da gestire? Tutti pensano a Cassano (ride, ndr). Antonio era giovane, bravo sul campo, ma matto fuori. Bisognava essere raddrizzato, in squadra c’era gente che lo faceva stare tranquillo. Il più difficile da gestire è stato il più bravo che ho allenato, Ronaldo il ‘Fenomeno’. Vi racconto perché. Io allenavo il Real Madrid, lui veniva da un infortunio e si presentò a novembre per ricominciare. Pesava 96 kg, roba da pugilato. Gli chiesi quanto pesava quando vinse il Mondiale nel 2002, era 84 kg e gli chiesi di arrivare almeno a 88 kg. E’ stato un peccato, non voleva fare il minimo sacrificio ed è arrivato al massimo a 94 kg. Giocò tre gare in coppia con van Nistelrooy, perdemmo tutte e tre le partite».