Calciomercato estero: “Pato in Blues. Il Pallone di vetro ha un’altra chance in una big europea”

“La prima volta che attraversò l’oceano aveva l’apparecchio ai denti, riccioli e brufoli da diciassettenne, un Mondiale per club in valigia – con il record strappato a Pelè come marcatore più giovane della manifestazione – e un futuro d’oro che lo aspettava in maglia rossonera. Adesso compie lo stesso viaggio sopra l’Atlantico, con l’intenzione di dimostrare che quel futuro non gli è rimasto dietro le spalle, come molti hanno temuto (e temono) dopo l’addio al Milan nell’inverno 2013: Alexandre Pato torna in Europa, il Chelsea lo ha preso in prestito dal Corinthians – che dopo il prestito al San Paolo non vedeva l’ora di sbarazzarsene – e regala una nuova chance al Papero. La voglia è tanta: Pato ha rifiutato una camionata di yuan dai cinesi pur di rimettersi in gioco in un campionato d’eccellenza. Il tempo buttato è stato tanto, ma a 26 anni c’è ancora modo di avverare le profezie che lo volevano migliore al mondo. ASCESA E CADUTA Il Milan lo acquistò per 22 milioni – ai tempi il minorenne più pagato della storia – battendo la concorrenza, si diceva allora, di Inter, Real Madrid e, pensa un po’, proprio il Chelsea. Non aveva ancora debuttato quando, nel dicembre 2007, nel giorno in cui a Kakà fu consegnato il Pallone d’oro, Adriano Galliani dice convinto: «Ancelotti ha scommesso su chi sarà il prossimo: sarà Pato». «È più forte di Ronaldinho», aggiunge Carletto, che nell’estate precedente si era mosso personalmente – non l’aveva fatto nemmeno per Kakà – per vederlo in azione al Mondiale Under 20 in Canada. I primi tempi sembrano confermare, Pato è giovane e fortissimo, il più forte della sua generazione. Con la maglia numero 7 che era stata di Shevchenko segna 9 gol in 18 partite al primo semestre rossonero, 18 in 42 nel 2008-09, 14 in 30 nel 2009- 10. Gol, cuoricino alla fidanzata Sthefany, qualche chilo in più di muscoli che cominciano a dare problemi. Al Milan arriva Max Allegri, che rinnova la profezia: «Pato è destinato a conquistare uno dei prossimi Palloni d’oro. Rispetto a Cristiano Ronaldo è più punta». Sono 16 i gol in 33 partite nell’anno dello scudetto, ma i problemi muscolari diventano una maledizione: gli adduttori, ma soprattutto il bicipite femorale della coscia sinistra. Più cure che campo. Il fidanzamento con Barbara, la figlia del capo, gli dà più spazio nel gossip, sempre poco nel calcio: a gennaio 2012 sembra fatta per il passaggio al Psg, con Tevez in rossonero, ma Berlusconi si oppone. RINASCITA? Un anno e pochi gol dopo, mentre Cristiano vince i due Palloni d’oro che, chissà, avrebbero potuto essere suoi, Pato torna in Brasile, al Corinthians. Ma è solo al San Paolo, dove finisce in prestito, che sembra rinascere: 38 gol in due anni. In Italia qualcuno comincia a ripensare al Papero: interessa alla Lazio e alla Juve, a metà dicembre lo avvistano a Milano con la nuova fidanzata Fiorella. Invece lo prende il Chelsea: sei mesi di prestito, poi si vedrà. Intanto Pato ha preso un altro aereo, e un’altra occasione, per l’Europa”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”