Calcio in tv, Berlusconi vende Mediaset: si riapre con Sky la trattativa sui diritti della Champions

Svolta dietro l’angolo in casa Mediaset. Come si legge su “Tuttosport” in edicola oggi, potrebbe arrivare oggi o nei prossimi giorni la tanto attesa firma dello storico accordo tra Mediaset e i francesi di Vivendi, con la media company del tycoon bretone Vincent Bolloré che metterà le mani sulla maggioranza delle azioni di Premium, rilevando anche le quote di proprietà della spagnola Telefonica (che uscirà così di scena), per un’operazione totale che si aggira sugli 800 milioni di euro. Il piano che hanno in mentre Bolloré e Berlusconi è quello di creare un grande network europeo che vada a competere ad armi pari con i rivali diretti come Sky (soprattutto per il calcio e i film in prima visione) e la piattaforma Netflix, considerata come uno dei primi antagonisti del mercato televisivo europeo. A fare da mediatore a questa importantissima operazione che dovrebbe portare Mediaset in una nuova era, l’imprenditore e uomo fidato di Berlusconi, Tarak Ben Ammar che ha allacciato i rapporti tra Bolloré e i vertici della tv di Cologno Monzese, conPierSilvio Berlusconi impegnato in prima linea in questa trattativa e che siederà in quello che sarà il nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’azienda. Nell’accordo che verrà firmato, secondo le ultime indiscrezioni, non saranno previste clausole di uscita o opzioni per comprare a termine.

COSA CAMBIA – Dall’accordo si evince come a Vivendi finiranno i diritti del calcio, le redazioni, e i circa 300 dipendenti di Premium. La pay tv, in questo momento, vanta nel suo bouquet anche otto canali tematici (tra cui quelli dedicati ai film come Mya, Steel e Joy) con questi ultimi che fanno tecnicamente capo a Rti, non a Mediaset Premium Spa (che è la società che Vivendi rileva). Sostanzialmente Mediaset continuerà a produrre questi canali che continueranno a essere visibili e ospitati da Premium. Un discorso più ampio va fatto sui diritti relativi al calcio, con Mediaset che detiene l’esclusiva per l’Italia dellaChampions League fino al 2018. I vantaggi, per Vivendi, sono indubbi: la nuova piattaforma italo-francese potrà presentarsi alla Uefa e ai club con una nuova forza economica. Tuttavia, se il campionato dovesse finire oggi, Mediaset-Vivendi non avrebbero nella loro disponibilità i diritti dell’Europa League dove potrebbero giocare sia il Milan sia l’Inter e chissà, che davanti ad un tale scenario, non si possano aprire tavoli di trattativa con Sky per uno scambio di diritti visto che Vivendi – a oggi – non detiene quelli dell’ex coppa Uefa.