Caiata: «Sono per le liste a 22. C’è ipocrisia, tutto aperto tranne gli stadi»

Salvatore Caiata, presidente del Potenza, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “TuttoC.com”: «Personalmente ho sempre auspicato che prevalesse il buon senso e trovavo inopportuno uno sciopero dopo otto mesi di fermo. La Lega ha convocato l’Assemblea per discutere questa lista degli over e il campionato riprende tra mille incertezze, dubbi, paure, stadi chiusi e difficoltà economiche diffuse. Quando il pallone ricomincia a rotolare gli animi si riaccendono immediatamente. Sono per la lista a 22, continuo ad essere convinto che sia la soluzione più opportuna. Come succede in democrazia la maggioranza in Assemblea si esprimerà, la lista a 22 era stata votata comunque e non era decisione del presidente. Il problema di fondo è che la Serie C è ricca di realtà diverse tra di loro e quindi è difficile trovare condizioni condivise da tutti. Poi mediamente vengono utilizzati 18 calciatori quindi non capisco il motivo di allungare ancora la lista. Riapertura stadi? Tanta ipocrisia. Sento ministri che dicono meglio scuole aperte e stadi chiusi, non capisco come il virus non possa contagiare nei luoghi chiusi mentre può contagiare nei luoghi aperti con distanziamento. Sembra una battaglia populista, non possono essere aperti i cinema e ristoranti e non gli stadi. C’è la possibilità di fare ticketing elettronico così da identificare chi si reca allo stadio e controllo tramite videocamere del comportamento all’interno dell’impianto. Mi sembra paradossale che tutto sia aperto tranne gli stadi, spero si arrivi presto ad un’apertura misurata».