Brusca, parla Maria Falcone: «Macellaio libero grazie a legge voluta da Giovanni»

«Quello che temevamo da tempo si e’ avverato: Giovanni Brusca, il ‘macellaio’ che ha premuto il telecomando a Capaci, e’ libero. Lo prevede la legge, una legge che ha voluto mio fratello e che rispettiamo, ma restano il dolore, la rabbia e il timore che un individuo capace di tanto male possa tornare a delinquere».

Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci, come riporta “Ilsicilia.it”, torna sulla scarcerazione di Giovanni Brusca, il boss di San Giuseppe Jato che si e’ autoaccusato di 150 delitti, fra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, auto-definendosi “un mostro“.

La sua collaborazione con la giustizia, sottolinea, «e’ piena di ombre, la stessa magistratura lo ha detto piu’ volte. ‘U Verru’, il porco, cosi’ lo chiamavano i suoi complici, ha nascosto molte verita’ specie sulle sue ricchezze che, sono convinta, non sono state confiscate interamente. Ci auguriamo che la magistratura e le forze dell’ordine vigilino: sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Rocco, Antonio e Vito che possa tornare indisturbato a godere di soldi che grondano sangue».