L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara vinta ieri dal Palermo contro la Feralpisalò.

Palermo in finale e stavolta nessuna sofferenza, se non un inizio contratto di fronte ad una Feralpi elegante e spigliata, che ha provato a riaprire subito il match compromesso all’andata. Tre conclusioni insidiose nei primi 10’. Quando in pieno recupero di 1° tempo, Luperini ha strappato palla a Pisano servendo sulla corsa Brunori, il Barbera dei record (35.000 spettatori, solo in due occasioni in serie A i rosanero avevano portato più gente allo stadio) è potuto esplodere perché quel gol di fatto chiudeva i conti.

Il controllo al Var, il primo nella storia dell’impianto palermitano, ha confermato la regolarità dell’azione e da allora anche Baldini ha potuto pensare a dosare le forze, togliendo i diffidati (Brunori, Valente, Damiani, poi anche Buttaro e Crivello) per non correre rischi. Sempre il Var al 91’ ha negato ai bresciani la soddisfazione del pari, annullando la rete del subentrato Khadim. Poco prima Somma aveva colto una traversa per il Palermo. La squadra di Salò, ospite per la prima volta nella storia al Barbera, ha vissuto la sua serata a testa alta, raccogliendo applausi nel riscaldamento presentandosi con una maglietta celebrativa di Falcone e Borsellino. Brunori ha firmato la sua perla numero 28. Solo Luca Toni (30) in una stagione ha segnato più di lui con la maglia rosanero.