Breda presenta Pisa-Ternana: «Sarà una battaglia»

Alla vigilia del match tra Pisa e Ternana, il tecnico degli ospiti Breda si è espresso per presentare il match.

Di seguito le sue parole:

«Sarà una battaglia, sicuramente, contro una squadra che ha caratteristiche ben chiare e definite, soprattutto nella capacità di cambiare sistema di gioco. E’ una squadra difficile. E’ un’altra battaglia. Dovremo cercare di fare punti anche là. E’ una squadra abbastanza vicina. Dovremo cercare di avvicinarci e non di allontanarci. Oltrettutto negli obiettivi del Pisa ad inizio anno non c’era di fare questo tipo di campionato. . Però non sempre ti riesce quello che hai in mente. Hanno giocatori in grado di spaccare la partita, creano superiorità sulle fasce. Noi siamo una squadra molto diversa rispetto all’andata, ma abbiamo le stesse convinzioni. Affrontiamo una squadra che quando non ha palla cerca riferimenti per non farti giocare, sarà una partita che richiederà tante letture.

Il presidente è il primo ad essere in trincea, perchè non tutto è definito. Anche chi ha 35 punti non può sentirsi al sicuro. Sono partite che pesano tanto, sia per i punti sia per il tipo di percorso che dobbiamo fare.

Questa squadra ha vissuto varie fasi. La prima è stata quando sono arrivato io, con la classifica brutta: lì si è visto il valore del gruppo. La seconda fase è stata durante il mercato, con partite toste e un gruppo che rischiava di sfaldarsi.Dopo Spezia dove sbagli un rigore e prendi gol a sette secondi dalla fine poteva succedere. Ma non è successo. Il secondo tempo di Parma è la dimostrazione di quanto il gruppo sta assimilando il lavoro, perchè siamo stati propositivi anche sul 3-1.

C’è una gerarchia, ne parleremo coi ragazzi. Il rigore col Parma è stato sbagliato non per come è stato deciso ma per come è stato tirato. Raimondo è il capocannoniere della squadra. Forse stava facendo uno dei primi tempi migliori della stagione, aveva preso un palo poco prima. Vuole sbloccarsi in casa ed arrivare in doppia cifra. Lo rifarei, sperando in un esito diverso.Se avessi voluto che non lo tirasse gli sarebbe arrivato il messaggio. Ma l’errore non deve abbattere ma caricare per andarsi a prendere quello che non è arrivato. Nel secondo tempo la squadra è cresciuta, Raimondo no. E’ giovane e deve crescere.

Tutti disponibili per domani, tranne N’Guessan, sulle cui condizioni il tecnico non parla e Viviani, ancora lungodegente. Infine, battuta su Favilli: “ Un attaccante che non segna è sempre in difficoltà emotiva. I motivi possono essere tanti. Il percorso fatto da lui e Federico è diverso. Mancano 10 partite, se fa 3 o 4 gol non è male: udeve pensare solo a farsi trovare pronto».