Brandaleone: “Nesto-Puscas, un’intesa che fa sperare. Ma Stellone…”

Quello che è piaciuto maggiormente della vittoria del Palermo sul Carpi è stato l’affiatamento tra Nestorovski e Puscas. Un’ intesa che in questa stagione era stata tanto produttiva, che ha portato tre gol su quattro e tante belle azioni. Ci sembra un salto di qualità importante per il futuro e che forse chiude definitivamente la stagione dei «veti». A Palermo per anni è stato impossibile vedere due prime punte schierate stabilmente insieme. Raramente Dybala e Belotti, quasi mai Nestorovski e La Gumina. Cose che nelle altre squadre sono la regola a Palermo sono state osteggiate forse per il timore che uno dei due attaccanti potesse fare ombra all’altro. Lo stesso Stellone quest’anno è ricorso di rado a questa soluzione. Da tre settimane però qualcosa è cambiato. Dopo avere schierato inizialmente Puscas e Nestorovski solo quattro volte, il tecnico sta puntando stabilmente sul tandem. I risultati sono evidenti: solo giocando insieme l’intesa migliora e  Puscas sta diventando fondamentale anche per la presenza dell’esperto macedone. Quello che ci è piaciuto di meno della vittoria sul Carpi è stata la gestione della partita e del vantaggio nel secondo tempo. Soprattutto sul piano mentale. L’assenza di Falletti ha pesato, ma il Palermo è sembrato frastornato dal cambio di ritmo e dalla cattiveria degli emiliani, che nel primo tempo erano sembrati agnellini. E altre volte i rosa non erano riusciti a reggere certi livelli agonistici. E ci ha convinto poco anche la scelta di Stellone di continuare a giocare in quel modo pur in vantaggio di due gol, offrendo al Carpi spazi centralmente e togliendo praticamente Fiordilino dal vivo del gioco. Forse, diciamo forse, il 4-4-2 (con Falletti 4-2-4) poteva essere giustificabile inizialmente considerato che anche il Carpi giocava con due soli mediani, ma con due gol di vantaggio un giocatore in più in mezzo al campo avrebbe reso la vita più facile a Jajalo ed Haas più difficile agli avversari. Questa scelta ci ha ricordato un po’quella di Cremona, quando Stellone schierò Chochev nel ruolo di esterno alto a destra. Questo quanto scrive il noto giornalista Carlo Brandaleone sulle colonne de “Il Giornale di Sicilia”.