Palermo: il nuovo allenatore è Boscaglia. Carriera e modulo, la scheda di presentazione

Il Palermo ha finalmente trovato il nuovo allenatore, dopo varie ricerche e infiniti nomi è arriva la fumata bianca, sarà Roberto Boscaglia il nuovo tecnico dei rosanero. É lui il profilo d’esperienza che hanno scelto Sagramola e Castagnini per puntare alla promozione diretta in Serie B, in un girone che non sarà per nulla semplice.

Il tecnico originario di Gela ha dalla sua una lunga gavetta, ricca di soddisfazioni e che parte proprio dalla sua Gela, dove ha iniziato la carriera allenando la squadra Berretti nel 2003. L’anno dopo arriva la chiamata dell’Akragas dove conquista un ottimo settimo posto in Eccellenza, l’anno seguente con il club agrigentino riesce a vincere la Coppa Italia Regionale. Dopo l’avventura con l’Akragas, per Boscaglia arriva la chiamata prima dell’Alcamo che porta alla promozione in Serie D e poi del Nissa dove in 2 stagioni anche qua riesce a conquistare la promozione nel campionato dilettantistico, e un terzo posto l’anno successivo. Il tecnico gelese però, le soddisfazioni più grandi se le prende con il Trapani che allena per ben 6 anni e che porta in Serie B per la prima volta nella sua storia. Una grande avventura che gli farà vincere la panchina d’oro nel 2012-2013 e lo farà arrivare a San Siro dove disputerà il turno di Coppa Italia contro l’Inter. Nel 2015 viene esonerato per gli scarsi risultati in campionato con la squadra granata, ma ormai il nome di Boscaglia circola nell’ambiente della Serie B. Il Brescia lo ingaggia e conquisterà un undicesimo posto con lui, poi arriva il Novara dove non riesce a centrare i playoff di Serie B. Nel 2017 il patron delle rondinelle, Massimo Cellino, lo richiama, ma la sua esperienza in terra lombarda termina anzitempo perché viene esonerato in favore di Ivo Pulga. Dal 2018 è allenatore della Virtus Entella con cui vince il campionato di Lega Pro, e conduce lo stesso club di Chiavari a una salvezza tranquilla durante la scorsa stagione.

Il modulo preferito dal tecnico come ha detto in diverse interviste è il 4-2-3-1, che gli permette di coprire l’ampiezza del campo per poi cercare la profondità. Un calcio molto propositivo, proiettato sempre a superare l’avversario e a cercare di far salire la squadra. Un ruolo chiave l’avranno i centrali difensivi, dato che il tecnico gelese preferisce che siano proprio i difensori centrali a impostare l’azione e fare da prima regìa.

Insomma il curriculum di Roberto Boscaglia è davvero ottimo per condurre un campionato insidioso come la Lega Pro, ciò “giustifica” l’attesa di Sagramola e Castagnini nell’attende la scelta del tecnico gelese, che aveva ancora un anno di contratto con la formazione di Chiavari. Adesso il futuro è a tinte rosanero con un unico obiettivo, ovvero la promozione in Serie B.