Binda: “Ridisegnata la classifica della Serie B in un sol colpo. Reggina pronta a chiedere blocco playoff”

Il giornalista Nicola Binda attraverso un lungo editoriale sulle pagine de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso Reggina e la classifica di B ridisegnata.

Ridisegnata la classifica della Serie B in un sol colpo: nuova condanna alla Reggina e chiusura del caso Parma. Quest’ultima vicenda era chiara da tempo: il club di Kyle Krause aveva pagato in ritardo l’Irpef di marzo (rispettando la data statale e non quella calcistica), ha ammesso l’errore, ha rimediato subito dimostrando di avere i fondi e ha chiesto il patteggiamento, accettato dalla Procura Figc e perdendo un punto invece di 2 (un po’ come è avvenuto per il Genoa). Ben diverso il caso della Reggina, che si è vista levare dal Tribunale federale altri 4 punti, che vanno a sommarsi ai precedenti 3. Se per la squadra di Fabio Pecchia cambia poco, quella di Pippo Inzaghi esce dai playoff. Ma la parola fine a questa tormentata vicenda è ancora lontana.

Il caso Il problema della Reggina è noto. A dicembre aveva aderito alla possibilità di ristrutturare il debito in base alle legge del 2019 sulla crisi d‘impresa e, in attesa di presentare un piano di rientro (cosa avvenuta la settimana scorsa), si è vista stoppare dal Tribunale di Reggio Calabria ogni pagamento, salvo quelli necessari per il proseguimento dell’attività sportiva. Negati quindi quelli con l’Erario (Irpef e Inps, comprese le rateizzazioni) relativi a due bimestri, violando così le norme dello sport. Non solo. La Reggina non ha pagato nemmeno gli stipendi di sette tesserati che hanno lasciato il club a gennaio, cosa che invece non le era stata vietata.

Da qui le condanne: 3 punti per il bimestre scaduto il 16 febbraio (con motivazioni del Tfn impietose sull’operato della società), 3 più la recidiva di 1 (come richiesto dalla Procura Figc) per quello del 16 marzo. Il rischio era fino al -7, ma evidentemente tutte le inadempienze con il fisco sono state accorpate in un’unica sanzione: lo sapremo dalle motivazioni, che sono attese entro lunedì. E altri tre mesi di inibizione all’amministrazione unico Paolo Castaldi, mentre va ricordato che la posizione del presidente Marcello Cardona era stata demandata alla Procura Generale dello Sport.

Prossime tappe Il caso Parma è chiuso definitivamente. Invece giovedì 11 c’è l’udienza presso la Corte d’appello per il ricorso della Reggina dopo la prima condanna; nel giro di un’altra settimana dopo la pubblicazione delle motivazioni (il campionato finisce il 19) dovrebbe essere fissata la data per il secondo ricorso. A quel punto sarà esaurito il percorso endofederale e quindi la Lega B vorrebbe partire con i playoff (fissati per il 26-27). Tuttavia la Reggina, sempre convinta di aver agito nel rispetto delle regole, non si arrenderà e vorrà portare la questione al Collegio di garanzia del Coni per ottenere l’annullamento o la riduzione della penalizzazione. Ma è logico che non ci sono i tempi per aspettare tanto e non si potrà rinviare i playoff di un mese. Tuttavia la società potrebbe chiederne la sospensione cautelare: se il Coni dovesse accoglierla sarebbe un’indicazione importante per il club, ma un enorme problema per le società qualificate.