Binda: «Consideravo il Palermo alla pari di Parma e Venezia, sono sorpreso. Corini? Fa quello che gli viene chiesto dal City»

Nel corso di una lunga intervista a “Tv Talk” il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Nicola Binda si è soffermato sul campionato di B e in particolar modo sul Palermo.

Ecco un estratto:

«Corini è nell’occhio del ciclone ma sta cercando di fare quello che gli chiede la società. Un certo tipo di costruzione di gioco che è quella che fa Guardiola al Manchester City. Però c’è la differenza che i calciatori lì hanno un certo tipo di piedi e quelli del Palermo sono diversi… ed è per questo che l’allenatore non è messo in discussione, perché fa quello che gli dice la società. Poi, se le cose vanno male, a loro interessa che il progetto vada avanti. Poi se si vince va bene, se non si vince ci riproveranno fra un anno. Io il Palermo l’avevo messo tra le favorite perché quando valutiamo il calciomercato e diamo i voti gli si da sui nomi dei giocatori che prendi. Quando a Palermo prendi Mancuso, Stulac ed Henderson prendi giocatori dai nomi importantissimi per la categoria. Se prendi Lucioni, che è un giocatore che ha appena vinto due campionati, come fai a non dargli un grande voto? Però alla fine analizzando adesso vedi che sono giocatori che negli ultimi anni hanno giocato 20-25 minuti a partita. E quindi se punti su di loro per 90′ minuti a partita loro non sono in grado di darti lo stesso rendimento. Quindi poi nonostante i grandi voti al mercato, con queste criticità il campo te lo smonta. Sono il primo a essere sorpreso dal rendimento del Palermo che consideravo alla pari di Parma e Venezia. Questo crollo è dovuto a tutti questi motivi che sono imponderabili all’inizio. Poi a gennaio cercherà di intervenire con una grande campagna acquisti ma per ora ha problematiche che non sono di facile risoluzione secondo me».