Bellinazzo: «La magistratura valuta poco chiara la vendita del marchio Palermo”

“Nel giugno 2016, l’intesa partecipazione nella Mepal Srl viene venduta dal Palermo a una società anonima lussemburghese denominata Alyssa Sa per 40 milioni di euro, con una plusvalenza di 21,9 milioni. Nel bilancio e nella relazione dei revisori si legge che si tratta di una società che operando a livello internazionale può raggiungere più facilmente tifosi e sostenitori della squadra e essendo dotata di mezzi finanziari più elevati può realizzare il centro sportivo di Carini. Tutto chiaro? Evidentemente no per la magistratura. E lo stesso Zamparini offre argomenti che accrescono la confusione. In una intervista al Giornale di Sicilia l’8 luglio scorso spiega che “la Mepal è il motivo per cui è iniziato tutto”. Per il presidente del Palermo “si tratta assolutamente del nulla. Con Mepal abbiamo fatto un’operazione di ottimizzazione del bilancio e adesso sta tornando con un’operazione inversa. Al posto di essere iscritta come credito diverrà una partecipazione. Se però qualcuno vuole divertirsi nel vederci un reato, che si diverta“. Zamparini spiega poi cos’è questa ottimizzazione di bilancio: “La Mepal è stata ceduta ad una società sotto il controllo di una mia holding lussemburghese, la quale ha un debito di 40 milioni nei confronti del Palermo. Alyssa sarebbe poi diventata proprietà di Baccaglini, in modo di avere i 40 milioni di liquidità e l’apporto di Mepal dentro. Ma l’operazione di ottimizzazione di bilancio era normalissima, non c’è mai stato un passaggio di nulla“. Vedremo come si esprimerà la magistratura sulle ipotesi di reato sollevate. Resta il fatto che il marchio Palermo passando dalla Locat alla Mepal e poi ad Alyssa, in dieci anni, restando di fatto nelle mani di Zamparini e del club, ha generato in tre step plusvalenze contabili per 68,9 milioni. […]”. Questo quanto riportato da “Goal.com” e scritto da Marco Bellinazzo.