Barzagli: «Zamparini ci ha fatto vivere emozioni fortissime». Grosso: «Gli devo molto». I campioni del mondo: «Lui ci ha fatto crescere»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla scomparsa di Maurizio Zamparini intervistando alcuni ex campioni rosanero.

Il vanto suo e di un’intera città, incapace di smettere di sognare. Gli anni d’oro del Palermo di Zamparini, quelli del ritorno in Serie A, aggiunsero una tinta azzurra al rosa e al nero. Un azzurro mai così intenso, proprio quando l’azzurro era il colore che dominava il pianeta. Nel 2006, il Palermo fornì quattro calciatori alla nazionale di Lippi che vinse il quarto titolo Mondiale della sua storia. C’era Grosso, c’erano Zaccardo e Barzagli che rimasero in Sicilia anche dopo il Mondiale, c’era Barone che lasciò i rosa una volta tornato dalla Germania, ma che quella coppa la baciò da calciatore del Palermo. «È stata una brutta notizia. Un grosso dispiacere».  Lo stato d’animo di Andrea Barzagli è quello di tutto il gruppo dei «palermitani» campioni del mondo. «Per quello che può contare – prosegue – sono vicino alla famiglia del presidente Zamparini. Quel che posso dire di lui, oltre ad essere una persona veramente generosa, è stato un grandissimo imprenditore e un grandissimo presidente, una bellissima persona. Ha regalato emozioni a ognuno di noi, ognuno di quelli che sono passati in quegli anni a Palermo. Ha fatto vivere emozioni incredibili a tutta una città e a tutti i calciatori avuti in quella squadra. Per la sua grande passione, la sua grande visione e la sua voglia di fare calcio, è riuscito a far passare da Palermo dei giovani che sono esplosi».

Lui era uno di quelli, uno che ha anche indossato la fascia di capitano e che ha visto crescere di anno in anno l’entusiasmo: «Ha fatto divertire tutti, poi nei primi anni ha creato un binomio bellissimo tra squadra è città. Per quello che mi riguarda, sono stati quattro anni di ricordi bellissimi, di grandi esperienze, dovute tutte a lui». Con Barzagli, l’ultimo campione del Mondo a restare a Palermo è stato Cristian Zaccardo, il cui messaggio in ricordo di Zamparini è rivolto principalmente ai suoi cari: «Al presidente devo tanto. Mi ha preso al Palermo dove ho passato 4 anni intensi e molto belli. Mi unisco al dolore della famiglia, lo ricorderò sempre con tanto affetto».

Esattamente come Fabio Grosso, che a Palermo partì dalla Serie B per diventare un eroe nazionale, realizzando il rigore decisivo per l’Italia nella finale con la Francia: «Un grande dispiacere. Una persona che ricorderò sempre con grande affetto. Un presidente che mi ha permesso di poter crescere come giocatore. Un abbraccio forte ai suoi cari». Dopo la finale di Berlino, Zamparini dedicò un messaggio ai suoi ragazzi: «Ci scrisse dopo la partita – ricorda Simone Barone – e quando ci contattò per complimentarsi per il Mondiale, eravamo in tanti a giocare nel Palermo o ad aver giocato lì nella spedizione del 2006. È stato anche questo qualcosa di grande fatto da lui e io, a Palermo, ho passato due anni fantastici. Il primo anno andammo in Uefa e il secondo arrivammo agli ottavi, sono stati i traguardi più importanti nella storia di questo club. Vuol dire che Zamparini, oltre che per noi giocatori, ha fatto qualcosa di importante per la città di Palermo. Si è detto tanto di Zamparini, io posso dire che nel mio piccolo ho conosciuto una persona tranquilla. Una bellissima persona, un grande intenditore di calcio, con una passione incredibile per il pallone e per la città di Palermo. Quello che ha fatto a Palermo è stato grandioso».