Bari: fuggì all’alt degli agenti, nove mesi con la condizionale per Sabbione – i dettagli

Inconvenienti fuori dal campo per Alessio Sabbione. Come riportato da La Gazzetta di Modena, il difensore del Bari è stato condannato in via non definitiva con la condizionale (causa di estinzione del reato: in pratica, chi ne beneficia può, con la sua buona condotta, cancellare il reato commesso, evitandone ogni conseguenza ed effetto) a nove mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale ed esito dell’alcoltest.

I fatti citati risalgono a maggio 2015, anno in cui Sabbione giocava nel Carpi che avvicinava la sua prima, storica promozione in Serie A. L’accusa per Sabbione è di non essersi fermato all’alt, andando a velocità sostenuta. Sabbione ha risarcito interamente i danni morali dei due agenti e ha rilasciato anche dichiarazioni di pentimento.

C’è anche una seconda udienza che ha visto protagonista il calciatore, questa volta a Reggio Emilia. I fatti contestati in questo caso sono datati luglio 2015: in quel caso, all’interno di una discoteca, l’attuale difensore del Bari ha subito un pugno che gli ha procurato la frattura della mandibola dopo un battibecco con un buttafuori. La prossima udienza è in calendario il 14 novembre 2021.