Assurdo Barça: non paga Torres, ma Laporta sogna Haaland

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Barcellona e il sogno Haaland.

Joan Laporta sembra vivere in una realtà virtuale. Magari ha ragione lui, però al momento le sue dichiarazioni generano un certo sconcerto. Lunedì presentando Ferran Torres, poi risultato positivo al Covid con relativo contagio del presidente, Laporta ha mostrato grande fiducia nella possibilità di prendere Erling Haaland quest’estate: «Tutto è possibile», ha detto con aria sorniona. E visto che qualsiasi mossa di mercato del Barça viene subito rilanciata dai media affini al club, poco dopo sulla tv Cuatro hanno fatto sapere che il presidente del Barcellona ha stretto un patto di ferro con Mino Raiola, carissimo agente del talento norvegese.

Difficoltà per Dani Alves Detto che a Madrid sono certi che Haaland come Mbappé la prossima stagione vestirà di bianco, resta il già citato sconcerto: come può pensare di prendere un giocatore carissimo un club che ha quasi un miliardo e mezzo di debiti e al momento deve fare dei giochi di prestigio per tesserare i propri calciatori? Persino l’iscrizione del 38enne Dani Alves, che non gioca gratis ma poco ci manca, è stata tormentata e il brasiliano mercoledì era stato inserito nella lista dei convocati da Xavi con un asterisco: bisognava vedere se la Liga accettava il suo tesseramento. Da Madrid hanno dato l’ok, ma le difficoltà sottolineano alla perfezione le grandi difficoltà economiche nelle quali versa il Barcellona.

Ferran non tesserato Che non ha ancora tesserato Ferran Torres. Che si è preso il Covid, e ha fatto guadagnare tempo al club del Camp Nou. Per dare una maglia al giovane talento strappato al City per 55 milioni più altri 15 in variabili, va alleggerita la massa salariale. E al momento non se ne va nessuno. Secondo le regole della Liga in termini di salary cap il Barça al momento può spendere un euro ogni 4 risparmiati. Per tesserare Ferran Torres, già presentato, se ne deve andare Coutinho, e magari anche Luuk de Jong. E magari anche Samuel Umtiti. Soprattutto il brasiliano però, che guadagna una vagonata di milioni e non gioca mai. Sembra che ci sia un interesse reale dell’Aston Villa di Steven Gerrard, cuore del Liverpool, ovvero l’ultima squadra dove il brasiliano, passato anche dall’Inter in tenera età, ha fatto bene. L’olandese è in prestito dal Siviglia e potrebbe finire al Cadice, ma non è detto che accetti. Così come il francese, che ha rifiutato diverse offerte perché mollare il Barça non è mica facile.