Ascoli, Mendes: «Como, Parma e Cremonese mi hanno impressionato»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’Ascoli e riporta le parole di Mendes.

L’Ascoli che ha raccolto 5 punti nel trittico Parma fuori-Bari in casa-Como fuori ha il volto di Pedro Mendes. Portoghese, 24 anni, centravanti, ha firmato 10 dei 22 gol del Picchio, il 45%: solo Mendy del Caen (14 su 30, 47%, ndr ) ha una percentuale più alta nelle seconde divisioni dei 5 campionati più importanti d’Europa. La sua incornata al Sinigaglia ha indirizzato una partita magistrale per coerenza tattica, energia e applicazione. Domenica i bianconeri attendono il Südtirol per dare continuità alla corsa salvezza. «A Parma avevamo giocato senza paura. Col Bari non avevamo iniziato bene, ma nella ripresa è stata un’altra partita ed è stato 2-2. A Como abbiamo vinto 2-0. Dicono che abbia pesato l’espulsione (Odenthal, ndr ), ma è arrivata perché attaccavamo. Sì, abbiamo segnato su palle inattive, ma pure quelle si allenano».

Castori dice che è anche merito del picco di forma.

«Sì, senza dubbio. Il mister ha un approccio intenso, forte. Quando è arrivato (a metà novembre al posto di Viali, ndr ) non eravamo ancora preparati per fare una partita come vuole lui, ma ora sì. Nei secondi tempi siamo addosso all’avversario. Stiamo bene».

A Como ha lavorato tantissimo anche nella fase difensiva.

«Il primo difensore è l’attaccante. Il Como sa giocare bene, dovevamo fare pressione. Io cerco di essere utile fino al 90° e ora ho la gamba per farlo».

Chi l’ha colpita di più finora?

«Como, Parma e Cremonese. Ma anche chi è sotto di noi. La Feralpisalò ama giocare e non ha paura. Contro chi gioca bene col pallone dobbiamo essere più forti senza. Il calcio è così. Si gioca più senza la palla che con».

Sa chi è il compagno di squadra che gliela passa di più?

«Può essere Viviano».

Esatto, il portiere.

«Significa che facciamo un calcio che guarda in avanti. Alcuni pensano che giochiamo solo così, ma l’obiettivo nel calcio è fare gol e bisogna essere vicini più alla loro porta che alla nostra. Viviano ha un buon piede, io ho buon fisico per difendere la palla».