Aguero racconta il dramma del malore in campo: «Urlavo all’arbitro di fermare il gioco ma non mi usciva la voce»

Kun Aguero è stato costretto al ritiro a causa di un’aritmia cardiaca. Tutto è nato dal malore in partita con la maglia del Barcellona, poi gli accertamenti e lo stop forzato al calcio giocato.

Aguero ha deciso di ripercorrere i momenti del malore davanti alle telecamere di “El Hormiguero”. Ecco le sue parole:

«Ho iniziato a sentirmi male e volevo urlare all’arbitro di fermare il gioco, ma la mia voce non veniva fuori. È stato allora che ho iniziato a sentire le vertigini, quindi ho afferrato la mano di un difensore e gli ho chiesto di fermare la partita. Poi sono iniziate le vertigini e l’aritmia. Quando si è fermata, mi hanno portato in ospedale e sono stato ricoverato per tre giorni. Ho iniziato a stare male nella preseason, con strani sintomi, ma pensavo fossero gli allenamenti, il caldo… Poi mi sono infortunato e sono rimasto fermo per un mese, mi sono sentito a disagio. Poi sono tornato ad allenarmi e non respiravo bene. Ho detto a un medico che stavo male, poi ho avuto un po’ di capogiro ed è iniziata l’aritmia. Hanno fatto i test ed è andato tutto bene, ma è successo di nuovo allo stadio”. La prima aritmia è stata di “25 secondi» , mentre quella che ha sentito a metà partita è stata di «un minuto e poco più’. Senti il ​​tuo cuore battere molto velocemente. Sembra che quei 30 o 45 secondi siano cinque minuti».