Gazzetta dello Sport: “Corsa, gol e Inzaghi. Così Le Douaron si è preso il Palermo”
C’è una variabile che ha preso il vizio di incidere nel Palermo di Filippo Inzaghi, e porta il nome di Jeremy Le Douaron. Come racconta Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il francese è stato uno dei fattori chiave nella recente risalita rosanero, contribuendo a rompere un tabù che durava da febbraio 2024: la terza vittoria consecutiva in campionato.
Il gol decisivo contro la Sampdoria non è stato un episodio isolato. Per Le Douaron si è trattato infatti del secondo centro consecutivo in stagione, un segnale chiaro di continuità e crescita. Un’abitudine che, ricorda Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il francese aveva già mostrato anche nel suo primo campionato in Italia, pur all’interno di una stagione segnata da confusione tattica e difficoltà di adattamento.
Arrivato due estati fa dal Brest, reduce dalla qualificazione in Champions League, Le Douaron ha dovuto affrontare un percorso complesso: una nuova lingua, un calcio diverso come quello della Serie B, un’annata travagliata per il Palermo e il peso di un investimento importante, circa 4 milioni di euro. Tutti fattori che lo avevano portato a scivolare indietro nelle gerarchie nella seconda parte della scorsa stagione.
Quest’anno, però, lo scenario è cambiato. Come sottolinea ancora Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, Inzaghi gli ha assegnato sin da subito una collocazione tattica precisa: alle spalle di Pohjanpalo nel 3-4-2-1. Prima solo in trasferta, poi con continuità, fino a diventare una presenza stabile nelle ultime quattro partite, dopo la sconfitta di Castellammare di Stabia.
La risposta del francese è arrivata sul campo. Le Douaron ha firmato gol pesanti, come quello che ha indirizzato la vittoria di Empoli e quello decisivo contro la Sampdoria. Senza dimenticare la rete contro il Bari alla quarta giornata, fondamentale per il successo rosanero. Tre sigilli che valgono più di una semplice statistica e che rappresentano già un bottino superiore rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione, come evidenzia la Gazzetta dello Sport.
Dietro questa crescita c’è un lavoro specifico di Inzaghi, che ha rimodellato Le Douaron su un’idea tattica simile a quella di Moreo avuto a Pisa. Compiti chiari: corsa, aggressione, ripiegamento in fase di non possesso e capacità di fungere da perno alternativo a Pohjanpalo per dare profondità alla manovra. Un ruolo che il francese sta interpretando con efficacia.
L’obiettivo ora è continuare su questa strada. Le Douaron vuole lasciare un’impronta sempre più marcata e la prossima trasferta di Avellino rappresenta un nuovo banco di prova, con in palio punti pesanti per la scalata del Palermo verso la promozione diretta, come conclude Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport.
