Ex rosa, Morrone: «A Palermo è successo qualcosa di paradossale. Ecco come i rosanero possono salvarsi…»

L’ex centrocampista del Palermo, Stefano Morrone, è stato intervistato ai microfoni di “Mediagol.it”, a proposito dell’andamento della sua ex squadra in questa stagione travagliata. Ecco le sue parole: «Il Palermo ha vissuto una stagione difficile, frutto dei tanti cambi avvenuti durante l’anno. Prendere questi provvedimenti non è stato produttivo per i siciliani che adesso si ritrovano con una classifica allarmante. Ciò che ho notato è la mancanza di serenità. La città non vive bene il momento. Il Chievo ha una mentalità all’avanguardia, tutti seguono una linea che permette di esaltare il lavoro di gruppo. Palermo e Chievo vivono due momenti esattamente opposti. E’ paradossale ciò che è successo a Palermo. Ogni allenatore che subentra porta nuove idee, nuove tipologie di allenamento e occorre il tempo di assimilarle e di condividerle. I rosanero sono comunque una buona squadra e possono venirne fuori con il lavoro e il sacrificio da parte di tutti. Il presidente Zamparini vive alcune situazioni che noi non conosciamo, vive la squadra e l’ambiente quotidiano, anche se non è sempre presente fisicamente. Se ha fatto questi cambi magari pensava potessero essere utili per ravvivare ciò che secondo lui stava in quel momento scemando. Al momento si sono viste solo cose negative dopo le sue decisioni, speriamo che da adesso in poi cambi qualcosa. I giocatori di esperienza e di livello il Palermo ce li ha e se i giovani vengono reputati giusti da una società di serie A devono dimostrarsi all’altezza, a prescindere da ciò che succede. E’ giusto che in questo momento tutti si prendano le proprie responsabilità. Troppo facile dare sempre le colpe ai più vecchi. Carpi e Frosinone avevano impostato già ad inizio anno un campionato basato sulla lotta e sulla forza di gruppo e il lavoro li sta premiando. Paradossalmente in questo momento sono più favorite le inseguitrici.  La lotta è aperta, anche chi attualmente ha 32 punti in classifica rischia di retrocedere perché sono tutte lì. Il Palermo deve solamente pensare a fare punti e una sua vittoria domenica contro il Chievo accorcerebbe ancor di più la classifica facendo alzare di conseguenza la quota salvezza. Non è facile per me azzardare un risultato. Ho passato momenti bellissimi in entrambe le squadre, particolarmente in Sicilia dove ho giocato anche l’Europa League. Il primo anno di serie B, quando Zamparini aveva appena acquistato la squadra, abbiamo sfiorato la serie A, per poi conquistarla il campionato successivo. Lo stadio era sempre pieno e c’era un entusiasmo mai visto. Il Chievo è in una buonissima posizione di classifica quindi spero vinca il Palermo. Novellino lo definisco un grande lavoratore e un uomo di esperienza che sa il fatto suo. Può davvero essere molto utile alla causa rosanero. Vazquez ha una classe immensa, è capace di fare gol e mettere sempre i compagni nelle condizioni di segnare, salta l’uomo e crea superiorità numerica, fa reparto da solo, insomma lo reputo un fuoriclasse. Quaison e Hiljemark sono due giocatori di grande prospettiva con buone doti che al momento però stanno facendo fatica. Anche Brugman è un giocatore di valore».