Tuttosport: “Zamparini ha scelto: in caso di permanenza in A si riparte da Ventura”

“Non c’è soltanto il Toro che si vede alla domenica, quello che gioca. Ce n’è un altro, di Toro, che non si vede ma “corre” pure questo e si muove in giacca e cravatta. Attraverso i propri dirigenti o, quando è il caso, sfruttando intermediari: per sondare il terreno e verificare se è più o meno fertile al fine di imbastire eventuali trattative. Bene, senza girare troppo intorno alla questione, il preambolo di cui sopra serve per dire che la società granata, in attesa di assistere a un improvviso cambio di tendenza della Ventura-band, si sta guardando intorno per comprendere chi potrebbe prendere il posto dell’attuale tecnico granata qualora, a fine stagione, si decidesse, consensualmente o unilateralmente, di dividere le strade che al momento sono destinate a restare unite sino al 2018. Certo, il presidente Cairo domenica pomeriggio, subito dopo l’annacquatissimo pareggio interno contro il Carpi, si è peritato di correre in tv per ribadire la fiducia al mister, ma questo era non solo ovvio, bensì auspicabile. Perché in una situazione già così delicata com’è quella che sta vivendo il gruppo granata, in ansia da risultati, non essere certi della permanenza dell’allenatore nelle ultime 12 giornate potrebbe solo far lievitare la tensione latente. In realtà il Toro sta pensando anche a soluzioni diverse, del resto certe frasi sospese dello stesso Ventura aprono scenari anche differenti da quelli a tinte rigorosamente granata. Detto tutto questo, arriviamo al nocciolo di una questione che sarà oggetto inevitabilmente di ampliamenti e aggiornamenti. Chi al Toro, nel caso, al posto di Ventura che sarebbe in pole position per sbarcare la prossima stagione a Palermo se i siciliani riusciranno nell’impresa di non retrocedere? Tutti gli indizi e le indiscrezioni raccolte, sulle quali non è il caso al momento di entrare nei particolari, portano a un torinese, ovvero l’attuale allenatore del Genoa: Gian Piero Gasperini. Il Toro lo stima moltissimo è già in un passato non remoto ha avuto contatti diretti proprio con il presidente granata Cairo per verificare i rispettivi modi di intendere il calcio. Da quei colloqui, oltre alla stretta di mano finale, restò la reciproca convinzione di aver conosciuto una persona valida anche se non si andò oltre. Tra qualche mese le condizioni potrebbero essere diverse dai tempi passati anche se sul nome Gasperini si possono preventivare alcune perplessità della piazza per il suo passato juventino e la famosa partita Torino-Genoa oggetto di mille discussioni con ko granata che portò la B, ma si sa che alla fine sono i risultati a fare la differenza: dall’altra riva del Po, orfani da un giorno all’altro di Conte, si sono ritrovati il “milanista” Allegri… Ma veniamo alle ragioni per le quali Gasperini gode di stima nel club torinista. Sono sostanzialmente due e di peso specifico significativo. La prima è legata alla sua abilità di lavorare con i giovani e lanciarli: il fatto per esempio che nel prossimo campionato possano tornare gente come Parigini e Barreca non è un fatto completamente trascurabile. La seconda, invece, è riconducibile alla sua notevole duttilità tattica, infatti, a fronte di imprevisti o particolari esigenze, più volte ha cambiato modulo in corsa, proprio per cercare di proporre la risposta migliore in campo”. Questo quanto riporta l’edizione odierna di “Tuttosport” in merito al futuro del Palermo.