Tuttosport: “Parma a processo. D’aversa: «E’ ridicolo»”

“Va a giudizio anche il Parma. Il club ducale è stato deferito il 5 luglio per responsabilità oggettiva a causa del comportamento tenuto da Emanuele Calaiò in occasione della partita di Serie B con lo Spezia dello scorso 18 maggio. L’indagine degli 007 della Procura, avrebbe infatti evidenziato un presunto illecito sportivo da parte dell’attaccante che, qualche giorno prima della gara, ha inviato messaggi dal contenuto decisamente risibile, utilizzando l’applicazione WhatsApp, ai colleghi dello Spezia, Filippo De Col (in campo nel suddetto match) e Claudio Terzi, entrambi già ascoltati dalla Procura Federale, tentando seocndo la Procuradi ottenere un minor impegno agonistico. Va ricordato, che l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva della Figc definisce così la categoria dell’illecito sportivo: “Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo”. Insomma per la Procura, Calaiò, ha posto attraverso l’invio di questi due sms, “atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara”. Non è chiaramente di questo avviso il tecnico D’Aversa: «Non comprendo tutto questo clamore. Il processo? Per me è ridicolo affrontare un procedimento giudiziario per il contenuto di quei messaggi». Posizione condivisa dal club, che confida sulla difesa dell’avvocato Chiacchio, per il quale la promozione in Serie A ottenuta sul campo non sarebbe a rischio. La partita è appena cominciata.”. Questo quanto riportato da Tuttosport