Tuttosport: “Palermo horror, paga De Zerbi. Lazio padrona, rosanero senza idee. Zamparini rompe gli indugi: oggi Ballardini?”

Sette come i vizi capitali e le sconfitte consecutive del Palermo. Sette di fila in campionato e sette al «Barbera». Record della storia del Palermo che aveva perso sei volte consecutive solo nel 56-57. Ancora peggio l’altro record perché mai nessuno in A non aveva ottenuto almeno un punto nelle prime sette partite giocate in casa. Un film horror con un finale inevitale, l’ultimo ko con la Lazio porta all’addio di De Zerbi. Ha resistito il presidente Zamparini, ha concesso una chance dietro l’altra al giovane tecnico bresciano, ma adesso volta pagina per provare a rimediare ad una situazione drammatica. Il Palermo è ultimo in classifica in compagnia del Crotone, ha ancora quattro punti di distacco dal quartultimo posto occupato dall’Empoli, ma è come un malato terminale. Senza idee, senza identità. E a pagare non può che essere l’allenatore. Ballardini la prima scelta di Zamparini, Corini l’alternativa. Con la Lazio si sapeva che sarebbe stata difficile o quasi impossibile (i biancocelesti erano reduci da otto risultati utili di fila), di fatto non c’è mai stata partita. E il risultato non deve ingannare: oltre al gol di Milinkovic-Savic arrivato intorno alle mezzora, la Lazio ne poteva segnare anche altri. Nel conto vanno messe la traversa a colpo sicuro di Immobile e tante altre conclusioni finite fuori di poco o murate in extremis dalla difesa del Palermo. Per la Lazio tre punti pesantissimi che la proiettano nei piani altissimi della classifica. E la prossima settimana c’è il derby con la Roma, Inzaghi non si farà prendere dalle vertigini perché la sua squadra ormai è una realtà. Consultazioni Il Palermo dal canto suo ricomincia daccapo, la palla passa a Zamparini che già ieri, nell’intervallo della partita, ha iniziato le consultazioni per il nuovo allenatore. «La situazione è drammatica – ammette il numero uno rosanero -. Sto valutando diverse situazioni, mi prendo una notte di riflessione e poi decido». Una prima decisione già c’è, manca l’ufficialità, ma De Zerbi è un ex. Paga per tutti il tecnico, ma paga soprattutto la pochezza di una squadra costruita malissimo. In questo Palermo la qualità è un optional e la fotografia è la partita di ieri, i rosanero in pratica non hanno mai tirato in porta, ad eccezione di una conclusione di Nestorovski. Stamattina Zamparini vedrà Ballardini, che era l’allenatore con cui il Palermo aveva iniziato la stagione. Se non ci saranno clamorosi colpi scena (al tecnico andrà un contratto fino al 2018), la panchina sarà di nuovo sua. Nel frattempo Zamparini ha anche contattato Corini, che ha dato la sua disponibilità e che aspetta una telefonata del patron rosanero se le cose con Ballardini dovessero mettersi male. Zamparini sempre ieri ha chiamato Reja che ha declinato l’invito, la settimana scorsa invece c’era stato un contatto con De Biasi, ma il ct dell’Albania non se l’è sentita di assumere un doppio incarico, né tantomeno di lasciare gli albanesi per imbarcarsi su una nave che è già mezza affondata. Ballardini o chiunque arrivi si troverà, infatti, davanti ad un’impresa titanica, salvare il Palermo non sarà facile per nessuno. L’obiettivo da qui a Natale sarà di non farsi distanziare ulteriormente dall’Empoli, dopodiché potrebbe risultare decisivo il mercato. Ma a patto che Zamparini (contestato a fine partita) decida di mettere mani al portafoglio e rinforzare il Palermo“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna di “Tuttosport”.