Tuttosport: “Il Sassuolo è troppo per questo Palermo. Agli emiliani basta un rigore, i rosanero troppo deboli per la serie A”

“Subito un flop, ma non è una sorpresa per il Palermo e per Palermo. Il Sassuolo va alla grande, campionato o Europa League non cambia niente. Dopo aver asfaltato la Stella Rossa nell’andata del play off che spalanca le porte dei gironi dell’Europa League, gli emiliani iniziano il campionato con il botto. Vittoria a Palermo, con la stesso risultato di un anno fa (e lo stesso arbitro, Pairetto…). Cambia il marcatore, la stagione scorsa decise Floccari, stavolta è stato Berardi con un rigore a regalare i primi tre punti a Di Francesco. E a fare piangere il Palermo, che farà bene a darsi da fare sul mercato in questi ultimi giorni per rinforzare una squadra che è troppo debole per la Serie A. La partita dice, infatti, quello che si sapeva, ovvero che il Sassuolo è una grande realtà di questa A e che il Palermo non è ancora una squadra incompleta. Ci vogliono pochi minuti per accorgersene: vero è che gli emiliani sono avanti con la preparazione perché hanno già giocato tre partite in Europa League, ma il divario fra le due squadre appare evidente soprattutto a livello tecnico. Nella prima mezzora la palla è sempre fra i piedi dei giocatori di Di Francesco che si muovono a memoria e si trovano ad occhi chiusi. Berardi e Politano sembrano imprendibili, Magnanelli e Sensi spadroneggiano a centrocampo. Insomma, nonostante i cambi forzati per fare respirare qualcuno che ha giocato contro la Stella Rossa, il Sassuolo è sempre bello da vedersi. Dall’altra parte c’è una squadra che non ha un attaccante vero in campo, Ballardini per fare capire che ha bisogno di un centravanti gioca con Quaison nel ruolo di «falso nove», mossa che non paga per niente perché lo svedese non la prende mai, restando nella morsa di Acerbi e Antei. Se la partita non si sblocca è perché il Sassuolo a volte si specchia troppo in se stesso e perché Posavec riesce a parare tutto quello che gli finisce davanti. L’episodio che spacca la partita arriva proprio alla mezzora, quando Berardi si conquista una punizione dal limite e la calcia. Sulla ribattuta della barriera è ancora Berardi a calciare, il flipper in area favorisce Defrel sul quale si abbatte Rajkovic. Rigore che lo stesso Berardi realizza, spiazzando Posavec. È il giusto premio per il Sassuolo e anche una punizione per il Palermo che però ci mette subito il cuore. Che poi è la vera arma di questa squadra. I dodicimila sugli spalti provano a farsi sentire, Rispoli è il primo a rispondere sul campo con una discesa che meriterebbe miglior sorte. Poi è Rajkovic a quattro minuti dall’intervalo prova a rimediare alla frittata precedente, ma la sua incornata trova pronto Consigli. È solo un fuoco di paglia, troppo poco comunque, soprattutto per i dodicimila sugli spalti. Insomma la partita mette in risalto tutti i limiti di questo Palermo che nella ripresa ci prova sempre con il cuore, ma senza mai davvero impensierire Consigli. Anzi, è ancora il Sassuolo a rendersi pericoloso col solito Politano, bravo ancora una volta Posavec a dirgli no. E quando il portiere croato non ci arriva, è la traversa a negare la doppietta a Berardi. Finisce con la vittoria del Sassuolo e il pubblico del Palermo che si divide tra applausi e fischi. E forse non indirizzati ai giocatori ma a chi ha allestito questa squadra. Il Palermo ha bisogno di ritocchi urgenti, forse Bruno Henrique e Bouy non bastano. Di sicuro serve un attaccante vero, altrimenti sarà dura restare in A. Soddisfatto, invece, Eusebio Di Francesco: «Intanto devo fare i complimenti alla mia squadra perché siamo venuti su un campo difficile a fare una grande partita, concedendo pochissimo o niente al Palermo. Eravamo venuti a Palermo per vincere e ci siamo riusciti, utilizzando anche molti dei nostri giovani. Oggi mi reputo davvero soddisfatto. Ogni mio calciatore ha dato tutto e ha pensato ad aiutare il compagno. Sono felice perché stiamo diventando una squadra solida. Siamo arrivati a questo punto tramite sacrificio e lavoro»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.