Tuttosport: “È festa Palermo, il Venezia lotta ma viene punito da un autogol”

“In finale ci va il Palermo. Perché ha più qualità del Venezia, perché ha più esperienza e perché è riuscito finalmente a battere i lagunari. Ma la squadra di Inzaghi esce a testa altissima da questa semifinale dei play-off. Ha lottato, ha provato a rimontare lo svantaggio iniziale (autogol sfortunato di Domizzi dopo una super parata di Audero su Trajkovski) e ha mollato solo quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Pinato. La partita è stata bella e combattuta, molto di più di quella dell’andata. Ed è chiaro che l’episodio iniziale ha cambiato subito il copione. LA CARTA LITTERI Il Palermo ha iniziato subito forte, pressando alto e alla prima vera verticalizzazione è passato. Bravo Rispoli a pescare Trajkovski in area, bravissimo Audero a respingere la conclusione ravvicinata del macedone, sfortunato Domizzi a mandare la palla nella sua porta. Per il Palermo la partita si è messa subito in discesa come sperava Stellone che ha rilanciato Coronado dal via e ha lasciato nuovamente Nestorovski in panchina. Dal canto suo Inzaghi ha dovuto rinunciate a Falzerano per un fastidio muscolare e in avanti ha ripescato Geijo. Nonostante il vantaggio, il Palermo non ha pensato a speculare, lasciando anche qualche spazio di troppo al Venezia che al 12′ ha avuto la palla del pareggio con Pinato. Bravissimo Pomini a deviare sulla girata del centrocampista di Inzaghi. E’ stato il primo campanello d’allarme, ma il Palermo non si è lasciato impressionare, spinto anche dagli oltre 28 mila (record stagionale di presenze) del “Barbera”. Di fatto è stato un botta e risposta continuo, con i due portieri protagonisti. Pomini e Audero hanno detto no a tutti e il leit motiv della partita non è cambiato nemmeno nella ripresa quando dopo un quarto d’ora Inzaghi si è giocato il tutto per tutto tirando fuori Modolo e inserendo Litteri per dare ancora più sostanza al suo attacco che avrebbe dovuto trovare due gol per andare in finale. PINATO ESPULSO Il Venezia ha chiuso il Palermo nella sua trequarti, ma i rosanero hanno mostrato l’altro lato. Quello meno bello e tutto votato al sacrificio. Garofalo e Bruscagin hanno continuato a spiattellare palloni in area, Stulac a verticalizzare, ma Rajkovic e Bellusci hanno retto. E quando non ci hanno pensato loro, la pezza ce l’ha messa Pomini (soprattutto su Geijo e Litteri). L’espulsione di Pinato, a dieci minuti dalla fine, è stata la mazzata alle speranze del Venezia. Il Palermo ha avuto anche l’occasione per chiuderla definitivamente: La Gumina al 43’ ha conquistato un rigore, si è portato sul dischetto ma si è fatto ipnotizzare da Audero. E’ stata l’ultima emozione di una bella partita (peccato per alcune bombe carta lanciate dai pochissimi tifosi del Venezia verso la curva Sud) che ha incoronato il Palermo. Ma il Venezia ha davvero poco da rimproverarsi”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport.