Tuttosport: “Belotti-Torino, si punta al rinnovo “record”. I dettagli”

“Clamoroso. E’ sempre tutto clamoroso, quando si parla di Belotti. E clamoroso, effettivamente, sarà il suo nuovo stipendio, quasi raddoppiato rispetto a quello attuale, pur con la grande variabile dei bonus. La notizia squarcia il sipario delle ipotesi, il retroscena che andiamo a raccontarvi porta in primo piano le trattative tra Cairo e Belotti, ormai decollate in un clima a dir poco positivo. Tanto che si può immaginare la firma del Gallo sul nuovo contratto a novembre, se non già alla fine di ottobre: con, in bella vista, quel che si può definire una sorta di “premio fedeltà”, relativamente al nuovo ingaggio che “benedirà” il suo portafoglio da top player. CAIRO STA MANTENENDO LE PROMESSE Cairo sta mantenendo le promesse. In estate, una volta che erano state bocciate le offerte più consistenti (dell’Atletico Madrid e del Milan, in primo luogo) perché non all’altezza della clausola rescissoria da 100 milioni (valevole solo per l’estero, ma usata come metro di misura anche in Italia), Belotti si era detto felice di restare in granata: ma ovviamente aveva visto sfumare proposte di ingaggio tra i 4 e i 5,5 milioni, con i premi (dalla Spagna le proposte più vantaggiose). Cairo gli parlò a lungo, e ripetutamente. Sull’onda del mercato, dopo una stagione da urlo (26 gol “solo” in A, più 2 reti in Coppa Italia e 4 con l’Italia), il presidente gli garantì un sostanzioso adeguamento contrattuale, da stabilirsi entro la fine dell’anno. Anche a fronte del comportamento, di Belotti: professionista serio, rispettoso della società, grato ai colori granata e responsabilmente silenzioso nei momenti in cui più appariva in bilico, sul mercato. MENTRE FASSONE SI SCUSA COL TORO La sosta per le Nazionali ha impresso l’accelerata decisiva alle trattative tra Cairo e Belotti, proprio in un periodo in cui il Milan (manco a dirlo!) è tornato a parlare del Gallo pubblicamente, senza stile e con poco rispetto (vedi il caso Mirabelli, con le scuse poi presentate al Torino dall’ad del Diavolo, Fassone: sul giornale di ieri se n’era dato conto, ampiamente). Come è facile intuire, non si tratta di un mero adeguamento economico: perché il nuovo, futuro accordo tra Belotti e il Toro non solo si appoggerà sulla fedeltà che il Gallo ha mostrato, oltreché sulle sue qualità di goleador, ma accenderà anche una nuova luce sul destino del centravanti. Non sarà affatto scontato, insomma, che il Gallo debba già partire nella prossima estate (previsione che invece appariva più realistica, un paio di mesi fa). Belotti punta a guadagnare sui 3 milioni netti a stagione, più premi fino a circa 500 mila euro (in base al contrattuale attuale, con i bonus, può sperare di arrivare al massimo a 2). Ma è una cifra “monstre” per il Torino anche quella offerta da Cairo: che ha già superato la quota dei 2,5 milioni. Le trattative stanno ballando soprattutto attorno all’incidenza dei premi, oltre all’aumento dell’ingaggio fisso, rispetto all’ultima proposta del club. Dire che il nuovo ingaggio di Belotti ruoterà, alla fine, attorno ai 3 milioni netti è dunque un più che probabile punto di arrivo, con tutta la complessa variabile dei bonus. Di mezzo c’è anche la possibile percentuale di guadagno per il Gallo in caso di cessione nei prossimi anni (l’intesa potrebbe venire a galla attorno al 4% sul prezzo del cartellino). Non cambiano invece la durata del contratto, rinnovato lo scorso dicembre fino al 2021, e la clausola rescissoria (da 100 milioni, solo per l’estero, valida sino alla scadenza del legame). E adesso, in attesa delle prossime trattative e delle firme, non resta che attendere la guarigione del Gallo. Con, allegati, i suoi gol”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport.