Tra il dire e il fare c’è di mezzo il…tribunale: quando uno scontro diretto passa in secondo piano

Il Palermo si prepara a giocare un match fondamentale per il suo futuro. Quello contro il Bari? No, anzi forse, ma non è l’attuale priorità nella testa di tifosi e addetti ai lavori. Quello di domenica al “San Nicola” sarà un match fondamentale per la classifica di serie B, ma tre giorni prima il Palermo ne giocherà uno ancora più importante presso le aule del tribunale di Palermo.

La mattina del 7 dicembre, infatti, si terrà la prima udienza dopo l’istanza di fallimento presentata dalla procura di Palermo. Il presidente Giammarva, insieme ai legali del club rosanero, saranno chiamati a controbattere ad ogni accusa e dimostrare la regolarità dei conti rosanero, tanto decantata da Maurizio Zamparini.

«Supereremo anche questo ostacolo – afferma il patron friulano – Io spero solo che sappiano leggere la verità delle cose e non le ipotesi fatte da un ex finanziere. La loro logica è quella dell’inquisizione e non quella della realtà. Noi siamo sicuri e sono sicuro io dei nostri conteggi e della nostra regolarità».
E questo è anche ciò che spera la tifoseria rosanero. Giovedì l’udienza ed entro Natale la sentenza. Se davvero la società Palermo non ha nulla da temere davanti a tale accusa da parte degli inquirenti e dei pm, lo dimostri nelle aule apposite e davanti ai giudici, oltre che attraverso le dichiarazioni affidate al sito ufficiale del club.

Anche lo stesso Giovanni Giammarva pochi giorni fa, dopo l’ennesima notizia riportata dai media in merito alle conseguenze a cui potrebbe andare incontro il club, ha affermato: «Mi addolora l’incomprensibile e dannosa circostanza che tali notizie vengano diramate dagli Organi di Stampa. Sin dal primo confronto previsto per il prossimo 7 dicembre, coglieremo l’occasione per confutare le risultanze di una perizia basata solo su mere previsioni, inconsistenti e superficiali, sulla scorta della quale è stata promossa la richiesta di fallimento».

Non resta quindi che attendere l’udienza di giovedì mattina, con la speranza che tutto ciò che di regolare c’è nei conti rosanero venga fuori senza nessun rischio. Nel frattempo Tedino e la squadra continuano a lavorare in vista di Bari. Uno scontro diretto quello de “San Nicola”, in sordina almeno fino a giorno 7. Prima del confronto con l’ex Fabio Grosso, il Palermo ha una partita ancora più importante da disputare: in ballo c’è il futuro.