Tedesco: «Vi racconto Rossi e Liverani, amici contro. Lucchesi e Foschi…»

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta un’intervista a Giovanni Tedesco, allenatore dei maltesi dell’Hamrun Spartans ed ex calciatore del Palermo: «La mia è stata una stagione molto positiva. Dopo ventisette anni ho riportato l’Hamrun al quarto posto e in Europa. La nostra è una società di grandi tradizioni. Lo scorso anno giocavano qui Zaccardo e Succi e la società è molto ambiziosa». Anche lei ha ricevuto riconoscimenti personali? «Sì, ho vinto l’edizione maltese della “Panchina d’oro” battendo colleghi italiani preparati come Ugolotti, Sanderra, Maccoppi. Un premio che mi fa particolarmente piacere, visto che viene assegnato da allenatori e calciatori del campionato maltese». Dall’isola dei Cavalieri di Malta riesce a seguire le vicende rosanero? «Le ho sempre seguite da tifoso. Nell’ultimo periodo mi ero un poco allontanato perché nella vecchia gestione c’era stata qualcosa che non mi era piaciuta a livello personale. Con il ritorno di Rossi è cambiato tutto» Perché? «Perché stimo Rossi e soprattutto ha risposto alla chiamata del Palermo così come avrei risposto io e come risponderebbero tutti quelli che amano questa squadra. Il Palermo era in difficoltà e lui ha detto sì. Io sarei venuto anche a piedi». Lei è stato giocatore e assistente in panchina di Rossi e compagno di squadra di Liverani. Come vede questa sfida distanza? «Fabio era un predestinato. Si capiva standogli accanto che sarebbe diventato un bravo allenatore. Inoltre ha fatto la gavetta e gli step necessari perché giocare e fare il tecnico non è la stessa cosa. Anche Rossi conosce bene le qualità di Liverani che era un vero punto di riferimento per tutta la squadra». E Rossi?
«Rossi ha detto sì al Palermo per riconoscenza e passione. Poteva aspettare qualche altra occasione e invece non ha resistito a quel richiamo che è irresistibile per tutti quelli che sono passati dal Barbera». Oggi si sfidano a distanza. Chi vede favorito? «Il Lecce è avvantaggiato, ma lo Spezia è un’ottima squadra che deve fare punti per i play-off. Per il Palermo nulla è perduto anche se, pure i rosanero hanno un avversario non facile. E poi il calcio non è mai scontato». In che senso? «Nella mia carriera mi sono capitate tante partite nelle quali sembrava che tutto fosse deciso e invece non era così. Io ero in campo con il Perugia nella partita dell’1 a 0 contro la Juve.
Pochi giorni fa al Valletta serviva una vittoria per lo scudetto maltese e invece noi abbiamo pareggiato al 95esimo». Torniamo al Palermo, cosa ne pensa della svolta societaria? «Sono fiducioso come lo sono tutti i tifosi. Io mi aggrappo a un uomo di calcio come Fabrizio Lucchesi che rappresenta una garanzia. Mi auguro che resti anche Foschi». Si sentirebbe pronto per la panchina rosanero? «Certamente. Ho fatto la giusta gavetta, ho lavorato all’estero, ho fatto diverse gare in Europa League. Sono sicuro di potere giocare le mie carte. Ho fatto tutti gli step e ora sono pronto».