Stellone in sala stampa: «I ragazzi vogliono vincere play off. Ecco il punto sugli infortunati»

Roberto Stellone, tecnico del Palermo, è intervenuto oggi in conferenza stampa presso lo stadio “Renzo Barbera”. L’allenatore rosanero ha parlato dello slittamento dei play off, della preparazione dei suoi, degli infortunati e non solo. Ecco tutte le parole di Stellone raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio:

SLITTAMENTO PLAY OFF: «E’ tutto un punto interrogativo, dopo la prima partita sapremo se sarà un bene o un male. Recupereremo un po’ di infortunati, il fatto di sostare è capitato anche durante il campionato per diversi motivi. Non dobbiamo fissarci, abbiamo lavorato molto bene. Voglio ringraziare i medici, i fisioterapisti che sono dei seri professionisti. Abbiamo 6-7 giocatori che abbiamo dovuto gestire: Posavec, Ingegneri, Coronado e tanti altri.Abbiamo fatto tanto differenziato per portarli a fare la settimana tip prima della partita. Ringrazio anche i ragazzi che ce la stanno mettendo tutta, sia quelli acciaccati che quelli che hanno potuto lavorare con me. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di queste partite, abbiamo un paio di giorni per mettere benzina. Il 31 giornata di riposo, l’1 si ricomincia con la settimana tipo».

RIENTRI: «Dobbiamo valutare molte situazioni tra oggi e domani insieme ai medici. Più siamo meglio è. Sono ottimista per alcuni, meno per altri. Alcuni non li vorrei rischiare per le prossime. Quando hai una rosa così ampia e tutti stanno bene ci sono dei problemi per scegliere la formazione. Ma il mio lavoro è mettere in campo chi sta al meglio, senza fare calcoli per la partita dopo. Stando anche attenti alle doppie ammonizioni. Non posso fare percentuali, ma conto di recuperare quasi tutti».

PREPARAZIONE: «Gli infortunati li abbiamo gestiti nel modo giusto. Non c’è una regola se fai un determinato tipo di lavoro, quindi atleticamente non si sa come arriveremo. Oggi con partite così ravvicinate dopo un campionato così intenso, nessuno sa la ricetta per una condizione ottimale, tranne quella del lavoro giusto. Nell’osservare e valutare le condizioni dei ragazzi, se sono molto stanchi. Si giocherà la sera quindi non ci sarà il caldo che c’è il giorno. Serve anche un pizzico di fortuna. Abbiamo lavorato sull’aspetto tattico, mentale e fisico. Solo il campo dirà se abbiamo lavorato bene».

TEST AMICHEVOLE: «Quando lavoriamo andiamo a mettere dentro tutto quello che serve. Abbiamo cercato di mantenere una settimana tipo, poi domani faremo un’amichevole con la Primavera per mettere minuti nelle gambe».

ASPETTO MENTALE: «Questa settimana abbiamo lavorato intensamente, senza guardare l’aspetto tattico. Sono molto soddisfatto di come hanno lavorato tutti. Da giorno 1 andremo a preparare la gara che ci aspetta, sia che sia contro il Perugia o il Venezia. Siamo umani e non c’è una regola per andare a 200 all’ora. È normale che dobbiamo essere organizzati bene, ma nei playoff serve anche fortuna».

IDEE DI GIOCO: «Noi ci lavoriamo sempre, perché non si può preparare una partita lavorando solo su un assetto e su un modulo. Contro la Salernitana abbiamo preparato una partita in un modo, per poi vedere la formazione avversaria che era uno specchio. Contro la Ternana abbiamo giocato con un 4-4-2 e poi siamo andati sul 4-3-3. Così anche contro il Cesena. Questo fa capire che una squadra deve essere duttile, che deve cambiare pelle in ogni istante e in questo sono soddisfatto. L’idea mia è che i moduli contano poco, tutto dipende dagli interopreti e dall’avversario. Poi anche in base alle assenze nostre. Moreo e La Gumina stanno facendo bene. Un centrocampo con Jajalo, Chochev e Murawski è un centrocampo di qualità. Questo perché io sono subentrato e perché ho la fortuna di avere una squadra che può adottare tutti i moduli. Poi dipende da chi ho a disposizione, in quel caso cambio assetto, ma non ci sarà una partita in cui il Palermo inizia la gara in un modo e la finisce in un altro».

RITIRO: «Partiremo qualche giorno prima sicuramente. Se giochiamo il 6 partiremo il 3. Non è ufficiale, ma può essere che vedremo la gara del Venezia in ritiro. Partiamo qualche giorno prima anche perché dovremmo fare un viaggio lungo se per esempio dovessimo andare a Venezia, ci può servire per una questione di viaggi».

NESTOROVSKI: «Si sta allenando molto bene. Ha avuto una ricaduta prima della Salernitana, ma sta recuperando bene. Non avrà ancora il ritmo partita, ma ho bisogno di tutti. È probabile che farò turnover da una partita all’altra. La Gumina con Nestorovski? Io giocherò con tutti. Tutti insieme dobbiamo ottenere il massimo. Sia in campo che in panchina».

DIFESA A 4: «La bravura dei giocatori mi permette di non avere un modulo fisso in testa, la mia idea è quella di cambiare in base alle esigenze e dall’avversario. Se giochiamo contro un attacco a 3 è rischioso schierare la difesa a 3. Dipende. Ci saranno momenti in cui la squadra avversaria dovrà preoccuparsi di noi. Dobbiamo pensare che quando abbiamo la palla noi gli avversari si preoccupano. Dobbiamo avere una squadra che rischia poco, ma che si propone di più. Stiamo lavorando bene per fare questo».

VOGLIA DI VINCERE PLAY OFF: «Io li ho vinti i playoff, quindi si compensa con chi li ha persi. Ogni campionato è una storia a sé. All’interno del gruppo c’è chi li ha persi e chi li ha vinti. Ma li hanno comunque disputati. Io penso che ognuno di loro ci tiene a vincere il campionato, perché la gioia che ti dà vincere un campionato è l’annata che ti aspetta l’anno dopo. L’entusiasmo del ritiro, la voglia di ripartire e anche un discorso economico perché tutti hanno un contratto che cambia in caso di serie A».

CORONADO: «Se avesse segnato quel rigore, magari il Frosinone andava a vincere contro il Foggia. Non stiamo dietro quell’episodio, i rigori si segnano e si sbagliano. Abbiamo resettato. È uno di quei giocatori che conto di recuperare per il 6, si sta impegnando. Lo slittamento di una settimana ci è servito anche a questo, a recuperare giocatori come Igor. Non è appesantito mentalmente, ma voglioso di recuperare e dare il proprio contributo».

VENEZIA O PERUGIA: «Il Venezia è una squadra quadrata che quest’anno ha giocato con un solo modulo e che vive l’entusiasmo della doppia promozione. Il Perugia invece era partito benissimo, poi ha cambiato allenatore che ha dato entusiasmo allo spogliatoio. Bisogna vedere come affronteranno il venezia. Ma a noi conta poco sia che vinca il Perugia o il Venezia, guardiamo in casa nostra».

DUE RISULTATI SU TRE: «Nessuno ci pensa. Mio padre mi diceva sempre “Fai subito i compiti, non ridurti all’ultimo che poi ti scoccia” (ride, ndr), faccio tesoro di questo. Andremo a Venezia o a Perugia senza pensarci. Non possiamo permetterci di fare calcoli, dobbiamo dare il massimo per fare gol. Da giorno 1 pensiamo a preparare la partita».

ALLENAMENTO A PORTE APERTE: «Abbiamo visto quattro partite simili in quanto qualità di gioco. Con il Bari abbiamo tirato poco in porta. A Terni ci siamo messi paura all’ultimo minuto, ma abbiamo creato tanto. Con il Cesena ci è mancato solo il gol. Siamo andati sempre a migliorare sia come squadra che come singolo. Merito di tutti che si sacrificano. Sono comunque dati che mi fanno ben sperare. Allenamento al Barbera? Vedremo. Il calore del nostro pubblico serve, quando nelle partite si è stanchi e senti la tifoseria ti arriva qualcosa di più. Da giocatore ricordo grandi partite vinte senza tifosi e grandi sconfitte con lo stadio pieno.».

SENSAZIONI PERSONALI: «Sono sempre stato uno che ha reagito agli aspetti negativi. Ad ogni infortunio avuto non ho mai mollato e ho sempre pensato al recupero, per esempio. Sinceramente avrei tanto voluto chiudere il campionato giorno 18. Ma questo mese in più se positivo, può regalare delle emozioni. L’unica cosa che cambia è l’andare in vacanza in ritardo».

ROLANDO, MORGANELLA E INGEGNERI: «Rolando può fare il centrocampo a 5 è un esterno puro, può fare anche il quinto o anche il terzino. Ha gamba e non è pigro, è propenso al sacrificio. Morganella? C’è un discorso molto più delicato, non solo di ritmo partita, si sta allenando così come Ingegneri. Da valutare giorno dopo giorno, ma è sempre un rischio. Ma così vale anche per Struna o gli altri infortunati. Sono delle valutazioni che vanno fatte. Dobbiamo pensare di avere tutti a disposizione, ma non bisogna correre rischi di perdere i giocatori per le partite dopo. Abbiamo dei bravi medici, chi meglio di me può scegliere chi mandare in campo. Dawidowicz? Se torna e starà bene, giocherà. Se andrà avanti con la Polonia saremo contenti per lui, abbiamo giocatori che stanno bene. Lo devo ringraziare per le partite che ha fatto sostituendo Struna. Abbiamo giocatori di livello che lo sostituiranno nel migliore dei modi».