Stasera alle 22:00. La nuova Italia di Spalletti sfida il Venezuela, le probabili formazioni

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’impegno di oggi tra Italia e Venezuela.

La nuova Italia di Spalletti deve essere sorprendente, meno leggibile e possibilmente con la tenacia e la resistenza di Sinner, il tennista numero 3 del mondo capace di allevare il talento e costruire il suo successo con la fatica. L’esempio ideale per il nuovo ct azzurro, entrato in corsa al posto di Mancini a settembre, costretto a lavorare verso l’Europeo in costante apprensione. Ha perso Tonali per l’inchiesta legata alle scommesse, rischia di non poter contare su Acerbi se prenderà una lunga squalifica, non ha ancora trovato un centravanti affidabile e allora sfrutterà la tournée americana per imboccare un’altra strada.

Difesa a tre, una punta centrale assistita da due trequartisti, gli esterni a tutta fascia con licenza di accentrarsi. Si va verso il calcio fluido. «Ho tante soluzioni offensive, cercheremo di sfruttarle» la spiegazione di Lucio, deciso a inseguire un equilibrio più stabile. Più dei moduli e della tattica, conterà l’atteggiamento. Martedì, dopo l’atterraggio a Miami, Spalletti ha incontrato Sinner, in visita al Chase Stadium. «E’ un esempio da tanto, da quando ha cominciato. Un modello, è riuscito a scalare tutte le posizioni e ora si trova al top. Ci ha fatto vedere che per essere sul tetto del mondo deve essere perfetto in allenamento, in partita ma anche nella gestione totale del tempo. Sa cosa vuole, ha cambiato allenatore. Spero ci abbia trasferito un pezzetto della sua mentalità. Da Jannik si possono prendere l’umiltà e i comportamenti giusti. Sa dove arrivare, coltivando il talento».

SCELTE. Stasera il Venezuela (un minuto di silenzio per la scomparsa di Joe Barone) e domenica l’Ecuador. Sei sostituzioni consentite. Spalletti presenterà due formazioni molto diverse. Il 3-4-2-1 di Fort Lauderdale si dovrebbe appoggiare su una difesa a tre formata da Scalvini, Buongiorno e Darmian, favorito su Bastoni. Diversi ballottaggi. Lunedì all’Acqua Acetosa, Barella e Jorginho erano i due mediani, Frattesi e Chiesa gli incursori a ridosso di Retegui. Il 3-4-2-1 può tendere verso il 3-5-2 se entrerà Raspadori. Vedremo. Ci sono tante possibilità. Le corsie esterne dovrebbero toccare a Cambiaso e Udogie.

PROVE. Il ct ha dato un valore preciso alla partita. «Il Venezuela è quarto nel girone di qualificazione mondiale, sta andando forte: da quando è arrivato Batista hanno perso solo una partita. Mi aspetto un confronto fisico, rischiamo brutte figure se non giochiamo con attenzione. Si va verso un calcio moderno, si possono interpretare più moduli dentro la stessa partita. Prima avevamo poco tempo e ci siamo focalizzati sul 4-3-3». Le amichevoli e la conclusione del campionato incideranno sulle scelte verso l’Europa. «Inciderà tutto. C’è sempre possibilità di inserirsi nel gruppo, conterà anche la Serie A». Quando gli hanno chiesto se è più difficile vincere lo scudetto o l’Europeo, Lucio ha risposto un pensiero magnifico. «Cosa è più difficile lo vorrei scoprire, alla mia età devo dare il massimo, non penso di avere molte altre occasioni». Gigio Donnarumma era proiettato verso Dortmund. «Queste due amichevoli, in previsione dell’Europeo, hanno un grande significato. Bisogna prepararle bene. Testa giusta per arrivare pronti in Germania».