Escl. Spal-Palermo, parla Lupo: «Ci aspetta una gara complicata, serve massima attenzione. Rosanero destinati a tornare in serie A»

Archiviato il pareggio di ieri al Barbera con il Como, il Palermo domenica sarà impegnato a Ferrara contro la Spal per la 17^ giornata del campionato di serie B. A capo della poltrona da direttore dell’area tecnica degli spallini c’è una vecchia conoscenza rosanero: Fabio Lupo.

Direttore Sportivo dei rosanero nella stagione 2017/18, stagione culminata con l’amaro spareggio perso dal Palermo contro il Frosinone, nel quale però non ha preso parte il dirigente, esonerato nel febbraio di quell’anno. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com, Fabio Lupo ha toccato vari temi. Dal suo passato in rosanero fino al presente e soprattutto alla sfida in programma domenica 11 dicembre allo stadio “Paolo Mazza”.

Ecco l’intervista integrale all’ex direttore sportivo del Palermo:

Domenica la Spal affronterà il Palermo, sua ex squadra. Che ricordi ha dell’esperienza in rosanero?

«Ho ricordi bellissimi, se non fosse stato per la conclusione (ride, ndr). A parte quello molto molto belli. Sono anche tornato di recente a Palermo ospite dell’università. Ci torno sempre molto volentieri. Ho ricordi molto belli sia sotto l’aspetto sportivo che umano».

Secondo lei quella squadra che ha allestito oggi avrebbe dominato il campionato di B visto che le grandi stanno un po faticando?

«Dominare è un verbo difficile da utilizzare quest’anno. Sicuramente ci sta riuscendo il Frosinone, però il dominio è complicato perché le partite sono tutte difficilissime e piene di sorprese dietro l’angolo. Io credo che quella squadra lì fosse molto forte e lo sarebbe stata anche in questa stagione. E secondo me, se non fossero cambiati certi equilibri anche in quell’anno lì saremmo andati lì, purtroppo lo spareggio di Frosinone fu molto particolare, ma quel Palermo meritava di andare in serie A»

I tifosi rosanero gridano ancora vendetta per quello spareggio…

«Purtroppo essendo stato esonerato a febbraio quell’anno, lo spareggio l’ho vissuto esternamente. Però ho continuato a fare il tifo per quella squadra. Quella serata il Palermo fu molto penalizzato. Una serata che ricordo ancora con molto discpiacere, perché come già detto quel Palermo meritava di andare in serie A e soprattutto lo meritava la città e la sua tifoseria. E meritano tutt’ora di tornarci, se non quest’anno anche tra due anni, ma la serie A è la categoria che compete a questa piazza».

Torniamo al presente: Spal-Palermo, che gara si aspetta?

«Sarà una gara complicata, oltretutto il Palermo è una buona squadra ed è allenata da un buon allenatore, quindi ci aspetta una gara molto difficile. Noi non viviamo un momento straordinario quindi dovremo affrontare la sfida con grande applicazione, intelligenza e attenzione»

Ultimamente i risultati della Spal stentano ad arrivare, cosa succede alla squadra di De Rossi?

«Purtroppo questo è un campionato equilibrato e basta rendere un po di meno per ritrovarsi in difficoltà e come vediamo anche molte grandi squadre stanno arrancando. Noi siamo alla ricerca di un’identità tattica perché la squadra è stata costruita per un altro allenatore, quindi dobbiamo ancora trovare la nostra dimensione. Sembrava l’avessimo trovata qualche settimana fa ma poi siamo andati in difficoltà. La squadra ha tutte le qualità tecniche e tattiche per risollevarsi già da domenica mi auguro»

A proposito di De Rossi: la scorsa estate è stato tra i candidati del City Group per la panchina del Palermo. Pensa che avrà voglia di rivalsa visto che il Palermo ha poi optato per Corini?

«De Rossi è stato contattato da vari club per quanto ne so io, dovrebbe averla per molte squadre. Io credo che De Rossi debba restare concentrato sulla Spal al di là di quelli che potrebbero essere stati i contatti con il Palermo o con altri club. Deve restare concentrato su quello che deve fare la Spal»

Anche il Palermo di Corini sta un po’ arrancando e i tifosi vorrebbero un cambio di rotta. Che idea si è fatto del rendimento della squadra rosanero?

«La situazione del Palermo è molto simile alla nostra, si tratta di un buon organico ed è allenato da un buonissimo allenatore come Corini, con il quale ho un grandissimo rapporto essendo stato un mio calciatore a Torino, è una persona e un professionista esemplare. Dire cosa accade al Palermo è complicato perché bisognerebbe starci dentro in certe situazioni. Quel che è certo che il Palermo ha dei valori tecnici superiori a quella che è la sua classifica attuale e per questo domenica ci aspetta una gara complicata»

Il City Group al suo arrivo ha parlato di campionato di transizione, proclamando come primo obiettivo quello di salvarsi. I tifosi rosanero, però, ambiscono a qualcosa di più. Qual è il suo pensiero?

«Io credo che l’approccio della nuova proprietà sia stato più corretto. Giustamente vogliono prima studiare la situazione senza fare proclami di alcun genere, in modo di avere prima una percezione sul campionato di B e su quello che è il livello della squadra. Le frasi dette alla loro presentazione sono chiaramente dettate dalla prudenza e mi sembra un atteggiamento corretto. Sono convinto che dentro loro abbiamo l’ambizione di riportare un club come il Palermo più in alto possibile altrimenti non avrebbero fatto un investimento di questo tipo. Quindi hanno mostrato prudenza, ma le ambizioni sono le stesse che hanno i tifosi».