SPAL, Oddo: «Il Frosinone non è Real Madrid. In gara secca possiamo vincere»

In vista della sfida casalinga contro il Frosinone capolista il tecnico della SPAL Massimo Oddo ha parlato in conferenza stampa esordendo sulla situazione societaria con il ds Lupo che potrebbe essere esonerato:.

Ecco le sue parole:

«Quelle relative alla società sono questioni che a me e alla squadra non interessano, non solo la persona adatta a trattare questo argomento. Voglio pensare solo alla partita di mercoledì e non mi sembra il caso di spendere energie altrove. È difficile prevedere che gara potrà essere, parlerà il campo come al solito. Abbiamo lavorato come sempre e servirà grande concentrazione e convinzione in quello che facciamo. Possibilmente dovrà essere messo qualcosa in più oltre alla tattica e alle tecnica, serviranno motivazioni interiori che devono partire da ognuno di noi. Le capacità non vengono fuori se non hai quel fuoco dentro, quella convinzione di raggiungere a tutti i costi un risultato importante. Si può giocare in qualsiasi modo e con qualunque interprete, ma bisogna mettere in campo un qualcosa di più a livello emotivo. Non ci saranno stravolgimenti rispetto a Genova dove siamo riusciti a dare una certa solidità e per 77 minuti abbiamo tenuto bene il campo, mi auguro che i ragazzi riescano a farmi vedere in partita quello che fanno in allenamento. I ragazzi devono assumersi delle responsabilità in certi momenti della gara e vorrei vedere una maggiore capacità di risolvere i problemi in autonomia. – continua ancora Oddo come riporta Lospallino.it – Arriva la prima in classifica, ma la storia della Serie B insegna che puoi vincere contro la prima e perdere con l’ultima. Non è Real Madrid-Recanatese, non c’è una squadra nettamente superiore sull’altra. Il Frosinone ha trenta punti in più e quindi significa che ha vinto dieci gare più di noi, ma sulla singola partita la SPAL ha le qualità per prevalere. Ci diamo l’obiettivo di essere solidi, ma anche cercare di attaccare adeguatamente. Rossi? Non è pronto per giocare dall’inizio, principalmente perché non sappiamo quanto può durare. È un valore assoluto e quando è in campo fa vedere cose che in B non si vedono, ma può giocare solo qualche spezzone e andrà per questo utilizzato in momenti precisi della gara. Può dare una grandissima mano se il risultato è in bilico e stai attaccando, mentre se sei in sofferenza e devi difendere il risultato allora potrebbe essere deleterio, anche per lui che non è quel tipo di giocatore che può andare a 200 all’ora per rientrare e ripartire».