Sileri: «Numeri positivi sottostimati. Se i tamponi si fanno il giorno dopo…»

Intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha parlato dell’epidemia di Coronavirus. Ecco le sue parole:

«Forse abbiamo dei numeri sottostimati– ha affermato Sileri-. Se i tamponi ai contatti stretti si fanno il giorno dopo che hanno avuto il contatto con un positivo quasi sicuramente i tamponi saranno tutti negativi, perché la malattia può essere sviluppata giorni dopo. I numeri quindi possono essere alterati dal fatto che si fanno tamponi a persone a cui non serve, oppure vengono sbagliati i tempi. Ovviamente non sono alterati i numeri dei positivi, perché chi è positivo è positivo».

«I tamponi- prosegue Sileri- devono essere guidati dai medici e non sono sostitutivi della quarantena. Fare un tampone a 24 ore dal contatto non ha valore, perché si può sviluppare la malattia 2-3 giorni dopo. Se sei un contatto stretto devi fare la quarantena, il tampone non serve ad evitare la quarantena, serve ad uscire dalla quarantena dopo 10 giorni. Poi c’è il problema che si confondono i test diagnostici. Il pungidito non ha una funzione diagnostica, mostra un’infezione pregressa perché rileva gli anticorpi. Esistono invece test antigenici rapidi che, hanno meno affidabilità dei tamponi, ma che sono utili per fare screening su larga scala».