Sicilia isolata da voli low cost. Orlando: “Situazione assurda, intervenga il governo”

La Sicilia potrebbe essere presto isolata dalle compagnie aeree low cost. Come si legge su “Repubblica.it” ci ono due articoli, il 198 e il 203, inseriti nel mastodontico decreto Rilancio del governo Conte che all’apparenza servono per salvare Alitalia e supportare il trasporto aereo ma in realtà rischiano di far scappare dal nostro Paese tutte le compagnie low cost. I due articoli “incriminati” obbligano i vettori ad applicare a tutti i dipendenti impiegati in Italia le stesse condizioni contrattuali dell’ex compagnia di bandiera pena la decadenza delle licenze italiane e il divieto all’accesso degli aiuti per l’emergenza Covid. In teoria un modo per tutelare i lavoratori ed evitare una sorta di “concorrenza scorretta” delle low cost nei confronti di Alitalia ma che si potrebbe trasformare in un boomerang per il settore del turismo che cerca di ripartire e per la Sicilia nel concreto rischio di rimanere quasi isolata e vedere aumentare vertiginosamente, più di quanto non stia avvenendo in questi giorni, il costo dei biglietti aerei. Su questo si è espresso il sindaco di Palermo Leoluca Orlando attraverso il proprio profilo Twitter: “Decretare, con clausola “nascosta” in un Dpcm sul Covid19, le condizioni di un vettore nazionale fallimentare, tenuto in piedi con miliardi a carico del contribuente e da disastrose politiche aziendali, sarebbe un passo verso un diseconomico monopolio di Stato in conflitto con le norme Ue su libero mercato. Anche le low cost devono poter operare come avviene in Francia, Svezia o Germania, paesi certamente non carenti di ottimi sistemi welfare e di diritto di lavoro. In Sicilia bloccare la mobilità aerea significa bloccare uno dei pilastri portanti della economia regionale: il turismo e la mobilità di lavoratori e studenti è condizione di ripartenza per l’Italia, l’Europa e il mondo. Limiterebbe il ritorno di questi carrier anche in Sicilia dove hanno garantito per anni parte importante della mobilità dei siciliani e degli italiani così come l’arrivo di stranieri, professionisti e turisti, a prezzi concorrenziali e accessibili. Governo e ministero dei Trasporti non possono costringere low cost straniere ad applicare condizioni “drogate” di Alitalia per poter riprendere servizio. Da presidente di Anci Sicilia chiedo a Paola De Micheli di sbloccare subito questa situazione, assurda e pericolosa per la ripartenza”.