Sibilia: «Pensiamo a migliorare il protocollo. Dal Governo annunci, concretezza poca»

Intervenuto ai microfoni di “TMW Radio”; Cosimo Sibilia, parlamentare e presidente della Lega Nazionale Dilettanti, si è espresso così in merito alla situazione del campionato dilettanti:

«Noi non ci siamo mai abbattuti e abbiamo provato a dare sempre delle risposte: abbiamo sì bloccato delle partite, ma proveremo ora anche ad allineare tutti i gironi con le partite di recupero. Poi il campionato, quando riprenderà, lo farà con le condizioni normali. Tra mercoledì e domenica avremo alcuni recuperi: non tutti, ma stiamo facendo il massimo.

L’intervento del Governo come si sta concretizzando e come lo farà?
Più volte, già prima dell’estate, avevamo incontrato il Ministro e ricevuto promesse economiche che però non si sono concretizzate. Abbiamo potuto fare certi sacrifici grazie ai nostri bilanci, che seppure parzialmente, ci permettono di stare vicini alle società. Anche grazie al CONI e a contributi abbiamo alleviato un po’ di fatica e facilitato più possibile i pagamenti. Si parlò addirittura di qualcosa come 400 milioni di euro per l’intero panorama dello sport dilettantistico, ma diciamo che fino ad ora al di là degli annunci non c’è stata la vicinanza concreta che era stata prevista e promessa. Stiamo provando a portare avanti i campionati di vertice, la D, l’Eccellenza e la Promozione, ma abbiamo bisogno di concretezza. Cosa che finora non c’è stata: l’ultima volta che ci ho parlato direttamente è stata a maggio, poi ci sono sempre state comunicazioni mediante il presidente federale Gravina. Io poi lo vedo in Parlamento, ma è un’altra cosa.

Come valutate l’operato di Spadafora? Dobbiamo pensare che sia stato stravolto il modo di portare avanti battaglie anche legittime come possono essere quelle del Governo, o della LND. Il problema però è uno: ci troviamo in una situazione di assoluta difficoltà, inutile nasconderlo. Il risultato vero è che abbiamo messo soldi di tasca nostra per poter andare avanti, e dico sempre che il nostro mondo riflette il paese: se va avanti la piccola squadra locale, vuol dire che la gente comincia a pensare in positivo. Significa anche che l’artigiano potrà metterci 300 euro e il commerciante potrà offrire la pizza alla squadra… Non c’è un posto, forse qualche Comune, dove non siamo presenti: a partire dalla Sicilia fino alla Valle d’Aosta, dalla Lombardia alla Calabria noi ci siamo. Si parla troppo spesso, invece, di questioni che nulla attingono con la realtà.

Ci sono novità in arrivo? Pensiamo a migliorare il protocollo, ma anche ad individuare delle società che potrebbero aiutarci dal punto di vista economico. Sicuramente da quello medico, ma vorremmo dare sollievo alle società anche sull’economia. Per fortuna abbiamo una certa solidità finanziaria come lega».