«Sessista, razzista, omofobo»: ira dei tifosi del Tottenham – così è saltato l’affare Gattuso

#NoToGattuso.

Questo è stato l’hashtag dirompente che ha spopolato sulla rete inglese.

La notizia del possibile arrivo del tecnico italiano sulla panchina degli Spurs ha scatenato i tifosi londinesi, pronti alla ribellione. Una ribellione che non si è fermata a tweet virtuali, ma si è concretizzata in un dialogo fermo e chiaro con la stessa società. Dopo la Superlega dunque, ora è il caso-Gattuso a scatenare l’ira dei tifosi. Al centro delle proteste ci sono  alcune frasi non gradite dal popolo inglese. Pregiudizi sulle donne, matrimoni gay e razzismo sono le accuse mosse dalla tifoseria. Occorre riavvolgere il nastro e tornare indietro di 13 anni. Come riporta “Calciomercato .com”, nel giugno 2008, durante una conferenza stampa pre-Spagna agli Europei, l’allora centrocampista del Milan commentò alcune scelte del governo iberico capeggiato da Zapatero, soffermandosi anche sui matrimoni tra persone omosessuali: “Siamo nel 2008 e ognuno può fare quello che vuole. Se mi scandalizzo? Sì, perché sono cresciuto credendo nei valori della famiglia e credendo nella mia religione e tutto questo mi sembra roba molto strana». Come se non bastasse, ecco anche un virgolettato etichettato come omofobo dai fans Spurs. Nel 2013, durante la convivenza Galliani-Barbara Berlusconi ai vertici del Milan, Gattuso spiegò: «Mi dispiace, ma le donne nel calcio non le vedo molto bene. Io la penso così».