Brescia-Cosenza, incidenti anche fuori dallo stadio. (VIDEO)

Non si è limitata solo all’interno della gara la furia dei tifosi del Brescia, che dopo il pari del Cosenza hanno iniziato a lanciare fumogeni e invadere il campo, tanto da costringere l’arbitro a interrompere la sfida un minuto prima del dovuto. Sfida mai più ripresa.

Come si apprende da “Brescia Oggi” appena gli ultras iniziano a defluire dallo stadio, è iniziato il vero disastro. Urla, slogan e subito atti di vandalismo. Un fumogeno lanciato dentro al parcheggio dove sostano le vetture degli ospiti, delle autorità e dei giocatori appicca un principio d’incendio, subito domato.

Dentro il Rigamonti rimangono bloccati, in attesa che la situazione ritorni sotto controllo, giocatori, dirigenti delle due squadre, arbitri e giornalisti. Viene respinto il tentativo di sfondare i cancelli, messo in atto dai più inferociti e invasati. Passano solo pochi minuti e nel parcheggio piomba un’altra gragnola di fumogeni: uno centra il suv di un giocatore del Brescia, che prende fuoco. Danni ingenti.

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Volano i primi sassi – racconta l’edizione online di “Brescia oggi” – con la polizia che risponde a suon di lacrimogeni. Alcune centinaia di esagitati rabbiosi si accaniscono su quel che trovano a tiro. Una panchina viene spaccata per ricavarne proietti rudimentali da scagliare. La massa di esagitati viene affrontata e caricata dalle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa, con caschi, manganelli, scudi di plexiglass. I tifosi si organizzano e iniziano a costruire barricate lungo la strada, ma vengono allontanati dall’ennesima carica. Arretrano e intonano cori densi d’ira e di risentimento verso la società, in particolare nei confronti del presidente Massimo Cellino.

 

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