Scibilia: “Necessaria l’omologa del tribunale, ecco perché Tacopina non ha esteso il vecchio contratto”

Dante Scibilia, commercialista di Joe Tacopina, ha inviato una nota al quotidiano “La Sicilia”. Di seguito la nota:

“Il Calcio Catania ha intrapreso un percorso per la riduzione del debito attraverso lo strumento legislativo dell’accordo di ristrutturazione ex art. 182bis Legge Fallimentare che prevede che il Calcio Catania raggiunga accordi per la riduzione del debito con Creditori della società (almeno il 60%)”. Accordi che, una volta raggiunti, “sono posti alla base del piano di ristrutturazione che deve essere presentato in Tribunale unitamente all’attestazione di un esperto indipendente che ne certifichi la fattibilità. Tutti gli accordi sono condizionati all’omologa da parte del Tribunale, pertanto fino a quel momento sono inefficaci.

E’ indispensabile che l’omologa del piano intervenga prima dei termini per l’iscrizione al prossimo campionato poichè solo in questo caso sarò possibile rispettare i parametri e le altre regole per ottenere l’ammissione”. In merito alla necessità di non estendere il vecchio contratto preliminare d’acquisto e formulare una nuova proposta, viene specificato che “arrivati a fine aprile senza che tali accordi (riduzione del debito, ndr) si fossero realizzati, Tacopina avrebbe dovuto acquisire il club prima dell’omologa con l’obbligo di investire diversi milioni ed il rischio che non vi fosse poi il tempo per ottenere l’omologa dal Tribunale”.