Rogg: «Venezia è salvo! Non bastano tre striscioni, due fumogeni e qualche coro per cancellare verità»

Il Venezia non ci sta. Dopo la decisione del Tar che ha sospeso la delibera del consiglio di Lega serie B sul caso play out e dopo il rinvio dell’udienza sul caso Palermo, il club lagunare è costretto a rimandare il rompete le righe perché ancora non può dirsi salvo. Ecco quanto si legge sull’odierna edizione de “Il Gazzettino di Venezia”, che riporta anche le parole del dirigente del Venezia Rogg: “Oltre al caso Palermo c’è il Foggia che ha ottenuto dal Tar del Lazio una sospensiva della delibera con cui la Lega B ha annullato i playout essendosi trovata già con quattro retrocesse in C (Palermo a tavolino, più Carpi, Padova e Foggia sul campo). «La Lega B ha a sua volta sospeso la delibera del 13 maggio ma non è questo il problema, perché si è trattato di un atto dovuto. Anche in questo caso nessun ribaltone ma solo un rimandare all’11 giugno la discussione». Quanto oggi il Venezia si sente salvo? «Per noi e per chiunque faccia solo calcio questi playout non esistono non possono essere giocati – tuona Rogg – , il Venezia non sta cercando di approfittare né si deve vergognare di qualcosa, i veri problemi sono da altre parti e non bastano tre striscioni, due fumogeni e qualche coro (riferimento alla protesta del Palermo a Roma, ndr) per cancellare i fatti e le verità»”.