Rivoluzione nel calcio, la spinta TIM: nuove tecnologie per raggiungere tutti – soldi e distribuzione

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si occupa dell’accordo siglato tra Tim e Dazn per l’acquisizione dei diritti tv del prossimo triennio di Serie A.

Tim, che verserà un minimo garantito del 40% della cifra sborsata da Dazn (circa 340 milioni l’anno), sarà da luglio partner tecnologico e distributore dell’offerta dell’OTT che ha conquistato il campionato.

Tim garantisce già da oggi una copertura del 90% del territorio italiano con l’UltraBoardBand (UBB) per la rete fissa che fornisce dai 30 ai 200 Mega: per capirci, con 30 Mega è possibile lavorare in smartworking e vedere contemporaneamente due partite. C’è poi il sistema Fixed Wireless Access (FWA), che di fatto unisce rete fissa e mobile, con un cavo in fibra che arriva a un’antenna che fa da ripetitore raggiungendo poi il modem. A novembre è stato poi raggiunto un accordo con Eutelsat per ampliare i servizi in banda ultralarga attraverso la tecnologia satellitare.

Resterà centrale il decoder (TimVision Box), anche se le credenziali potrebbero essere utilizzate pure su altri dispositivi. Ovviamente si punta a un’esperienza completa, che affianchi lo sport all’intrattenimento, ma in Tim sperano soprattutto che il calcio (complice pure la Champions su Amazon Prime) possa dare una nuova spinta per la digitalizzazione dell’Italia.